Taormina – “Siamo un po’ tutti stanchi delle guerre di trincea” bisogna voltare pagina e puntare decisamente sul futuro di Taormina. Insieme, ovviamente, per dare un contributo attivo alla crescita del paese. E’ stato un po’ questo il punto chiave di una lunga intervista maturata con il dott. Mario D’Agostino, professionista serio e preparato votato alla politica. Un medico che conosce bene le problematiche dei suoi cittadini e che vorrebbe prodigarsi per far rifiorire il paese, dopo i virtuosismi della maggioranza che annaspa per riportare Taormina nel solco del progresso e della valutazione. Con D’Agostino abbiamo fatto un excursus sui problemi che da tempo attanagliano il paese e sulle prospettive che il mondo politico deve affrontare. Ecco l’intervista:
-Lei è stato recentemente nominato nell’esecutivo del Parco dell’Alcantara, una sorta di “Assessore comprensoriale”: di cosa si tratta, esattamente?
“Il Parco dell’Alcantara, di cui fanno parte diversi Comuni della Provincia di Catania e di Messina, e tra questi Taormina, ha le finalità di promuovere le attività culturali e turistiche del territorio, proteggendo e preservando il suo ambiente naturale e valorizzandone il paesaggio; particolarmente in questo momento storico, in cui l’ecosostenibilità del turismo non può essere trascurata, diventa indispensabile una comprensorialità della gestione territoriale”.
-Quali opportunità possono nascere per le nostre comunità?
“Tra le finalità dell’Ente Parco, vi è quella di sostenere e valorizzare quelle imprese , prevalentemente nel campo dell’artigianato o dell’enogastronomia, che rappresentano delle piccole eccellenze del nostro territorio; una opportunità per loro, ad esempio, è quella di poter acquisire maggiore visibilità proprio attraverso l’ente Parco alle principali fiere e manifestazioni (si pensi ad EXPO 2015), e dunque proporsi al grande pubblico; ancora,sostenere la promozione di iniziative per una corretta educazione ambientale, favorire sinergie per un turismo di qualità, incentivare progetti di salvaguardia e tutela dell’ecosistema naturale sono solo alcune delle opportunità di cui poter beneficiare”.
-A proposito di comunità, parliamo di Taormina. Sembra ci sia un certo fermento politico….
“Diciamo che la politica del dialogo si è rimessa in moto. Recentemente c’è stata una apertura delle forze di maggioranza, e del Primo Cittadino particolarmente nei confronti degli altri gruppi politici. Ovviamente seguiranno incontri e valutazioni di diverso genere, ma il significato è univoco: siamo tutti stanchi delle guerre di trincea, dunque dovremmo cercare, se possibile, dei punti di incontro. Chi vorrà dare un contributo attivo per la soluzione dei problemi della Città, è il benvenuto. Chi vuole affrontare le priorità amministrative in modo condiviso, troverà una porta aperta”.
-Il PD di Taormina ha chiuso la porta con il loro ultimo comunicato?
“Non esattamente; il PD ha fatto una proposta molto forte e chiara, proponendo una giunta tecnica in sostituzione di quella attuale ed un ritorno alle elezioni anticipate; è una proposta molto logica per chi si trova “dall’altro lato” della barricata, ma non credo che il PD di Taormina farà mancare, in ogni caso, il suo apporto nell’affrontare i principali temi amministrativi che riguardano la Città. Ancora, dunque, la via del dialogo rimane aperta”.
-Una valutazione anche sul futuro dell’Ospedale di Taormina, che serve una utenza davvero ampia. Cosa succederà?
“Si è paventato a lungo un ridimensionamento dell’Ospedale Sirina, che rappresenta davvero un fiore all’occhiello per tutto il nostro territorio e serve una utenza anche extra-regionale. Abbiamo provato, ognuno per le proprie competenze e possibilità , a sensibilizzare il Governo regionale sull’argomento, cercando di scongiurare questa evenienza. In effetti, una prima risposta concreta l’abbiamo avuta, con la non-soppressione di una delle due Unità di Chirurgia di Taormina; se poi dovessero essere confermate le indiscrezioni sulla nascita di una “Breast Unit”, ovvero la istituzione di un reparto autonomo per il trattamento della patologia della mammella, così come richiesto dal deputato regionale Beppe Picciolo all’Assessore alla Sanità Lucia Borsellino, questo sarebbe la conferma della volontà di continuare ad investire su una struttura che dimostra con i numeri e con la qualità di essere davvero all’avanguardia in Sicilia nell’affrontare la patologia oncologica”.
—
* l’intervista è stata realizzata qualche settimana addietro