Casalvecchio Siculo – Lo scenario incomparabile dello storico borgo medievale, è stato ancora teatro della terza edizione del “Presepe Vivente”, organizzata dall’arciprete don Agostino Giacalone con il supporto della Pro Loco del presidente Giuseppe Lama, ed il patrocinio del Comune governato dall’amministrazione del sindaco Marco Saetti. Diverse le novità rispetto alle precedenti edizioni, ma con lo stesso comune denominatore: suscitare interesse tra le migliaia di visitatori.
Gli oltre 200 interpreti (tutti parrocchiani di questa piccola comunità) dislocati nelle 40 postazioni, allestite all’interno del centro storico, in un percorso impregnato di storia, arte e tradizioni, fanno evidenziare non solo l’antica Betlemme, ma uno spaccato di vita dell’antica civiltà contadina. Tutto ciò fa rivivere nei visitatori ricordi, sensazioni ed emozioni di un’epoca ormai dimenticata. Lungo il cammino i visitatori s’imbattono, oltre che in un paesaggio mozzafiato, anche in chiese monumentali, casali, frantoi, palmenti e stretti vicoli animati dagli antichi mestieri quasi tutti scomparsi dal contesto quotidiano di questo storico borgo, adagiato alle falde del monte Sant’Elìa.
Questo scrigno pieno di arte e di cultura, nel periodo della rappresentazione del “Presepe Vivente”, si trasforma in un luogo di grande vitalità grazie all’andirivieni dei numerosi visitatori che sembrano parte attiva di questa comunità che, in questo periodo, da un senso reale dei fasti del lontano passato. Il percorso “biblico” si conclude in una vera e propria stalla, dove Gesù Bambino, impersonato da Francesco Santoro, ha come padre e madre i suoi veri genitori, Carmelo Santoro ed Emanuela Triolo , che raffigurano Giuseppe e Maria. “Il Prese Vivente” che viene rappresentato nello storico centro collinare della Valle d’Agrò, va in scena anche nel prossimo anno con le repliche del 4 e 11 gennaio 2015, sempre alle ore 18.30. Eventuali spostamenti, a causa delle condizioni del tempo, saranno comunicati dagli stessi organizzatori.
