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mercoledì, Febbraio 5, 2025
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L’ultimo giorno del giudice di pace a S.Teresa

SANTA TERESA DI RIVA – Oggi sarà l’ultimo giorno del giudice di pace a Santa Teresa d Riva. Ieri si è tenuta l’ultima udienza, ma soltanto per rinviare le cause in agenda presso la nuova sede al tribunale di Messina dove già da qualche tempo opera il giudice di pace di Santa Teresa di Riva, dottor Carmelo Gemelli, dopo che il comune di Santa Teresa di Riva ha rinunciato al mantenimento della sede. Ma anche l’occasione da parte degli avvocati per esternare al dottor Gemelli la gratitudine per l’attività svolta in questi dieci anni per il mandamento di  Santa Teresa di Riva.

La rinuncia al mantenimento dell’ufficio del giudice di pace per motivi economici è un autogol dell’amministrazione comunale di Santa Teresa di Riva che nel giro di un anno ha modificato la propria posizione. Prima, quando venne fuori il decreto per la soppressione dell’ufficio, si mobilitò per avanzare al ministero della giustizia una istantanea affincghè il presidio giudiziario di Santa Teresa di Riva fosse mantenuto anche con l’inclusione del mandamento di Alì Terme. Nel frattempo venne anche avviate consultazioni con i comuni del mandamento per la condivisione delle spese. Il ministero accolse l’istanza e diede il suo benestare al mantenimento dell’ufficio (a Santa Teresa di Riva quando venne creata la sezione staccata del tribunale di Taormina era stata soppressa la pretura), senza l’accorpamento dell’ufficio di Alì Terme. Cosa che scombussolò i piani. Il comune di  Santa Teresa chiese allora ai comuni del mandamento di compartecipare alle spese di manutenzione e gestione, ma non ottenne le risposte sperate, stante le difficoltà di bilancio, tuttavia alcuni comuni si offrirono di distaccare un loro dipendente presso l’ufficio del giudice di pace di S.Teresa. A far declinare l’invito a compartecipare era stata la previsione di spesa totale di quasi 300 mila euro nella quale era inclusa anche la manutenzione dell’immobile di proprietà del comune di Santa Teresa di Riva, le spese per la dotazione organica ed il funzionamento). La compartecipazione diventava rilevante, i sindaci risposero di no, il comune di Santa Teresa, che pure si era impegnato a far fronte alla metà delle spese, decise di rinunciare al mantenimento dell’ufficio. Da qui l’addio di oggi. L’autogol, comunque, è dell’amministrazione comunale di Santa Teresa di Riva che ha prospettato una spesa sin troppo onerosa per gli otto comuni del mandamento includendo anche la manutenzione dell’edificio. Santa Teresa di Riva perde dopo sessanta anni il presidio di giustizia: dopo la pretura, ora il giudice di pace. Per il territorio è una sconfitta.

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