SANTA TERESA DI RIVA – Prima della fine dell’anno aprirà il polo di assistenza socio sanitario di Santa Teresa di Riva dove opereranno il centro per i disabili ed il 118 con il Pte. Ieri c’è stato un incontro tra il sindaco Cateno De Luca ed il direttore generale dell’Asp 5, Gaetano Sirna, per mettere a punto gli ultimi dettagli di questa operazione che farà di Santa Teresa il polo di riferimento di tutta la riviera jonica. Con l’apertura del “polo” nei locali dell’ex pretura sul Lungomare ( in corso di riqualificazione ), ritorneranno ad essere eseguite a Santa Teresa di Riva anche le vaccinazioni pediatriche che interessano i bambini ed i ragazzi da 2 mesi a 16 anni,
che lo scorso mese erano state trasferite a Sant’Alessio per l’inadeguatezza dei locali di Santa Teresa di Riva. Sirna ha anche confermato che i servizi offerti dall’Asp5 nel centro riabilitazione disabili saranno potenziati. Il taglio del nastro, forse, dopo le festività natalizie. Il comune di Santa Teresa di Riva, che si è accollato le spese di ristrutturazione dell’immobile, ha stipulato con l’Asp una convenzione con la quale vengono concessi i locali dell’ex pretura (quelli precedentemente destinati ad uffici per la polizia municipale e l’aula delle udienze del giudice di pace) in comodato per dieci anni a patto che l’Asp li destini per i servizi riabilitativi. Per quanto riguarda il resto dei locali che da domani saranno lasciati liberi dal giudice di pace, il comune di Santa Teresa di riva ha ottenuto dal ministero della giustizia l’autorizzazione ad adibirli a centro servizi riabilitativi e quindi a polo socio assistenziale.
Oramai è questione di giorni, poi gli ambulatori per la riabilitazione saranno trasferiti dall’ex Municipio, nei nuovi locali che il comune ha riadattato spendendo 22 mila euro pur di evitare disagi agli utenti che, se fosse stato chiuso il centro di piazza Municipio, si sarebbero dovuti recare altrove. Ma soprattutto un provvedimento che riguarda tanti piccoli bambini speciali che rischiavano di essere sfrattati da Santa Teresa di Riva e sballottati a destra e sinistra. La grande battaglia sostenuta dall’associazione “Dispari Onlus”, che riunisce i genitori dei bambini disabili, subito sostenuta dal comune di Santa Teresa di Riva, ha evitato che si perpetrasse questo “scippo”. Non resta che aspettare con fiduciosa attesa, poi quell’austero edificio posto alla fine del Lungomare di Bucalo, risuonerà delle grida gioiose di tanti bambini che pur nella sofferenza avranno locali adeguati e degni di una società civile.