Savoca – Nell’assestamento di bilancio 2014 predisposto dal commissario straordinario del comune di Savoca dott. Rossana Carrubba ci sarà pure il riconosciuto di un debito fuori bilancio, di circa 125.000 euro, risalente agli anni ‘90.
Nel corso di una fugace intervista il commissario ci ha parlato di tanti interventi progettati ed attuati a favore della comunità, come le manifestazioni per il Santo Natale (anche se in forma semplice per il lutto che ha colpito il paese), l’iniziativa a favore dei 15 contrattisti, e le somme recuperata per pagare gli stipendi agli impiegati.
Ma su un punto si è soffermata la dottoressa Carrubba: sul debito fuori bilancio di cui è venuta a conoscenza da poco e sul quale ha lavorato parecchio, riuscendo alla fine ad estinguerlo ma facendo al contempo recuperare al comune oltre 40mila euro.
Ecco la storia dettaglia di un pagamento dimenticato dalle passate amministrazioni e che poteva mandare in dissesto il comune di Savoca. All’epoca, il centro collinare, con contratto del 14 marzo 1992 aveva affidato alla Terme Appalti S.p.A. (oggi in fallimento) i lavori di costruzione dell’acquedotto esterno stabiliti in 540 giorni. In data 8 giugno 1992 i lavori sono stati sospesi per poi essere ripresi il 18 gennaio 1993. Nel 1994 la sezione fallimentare del tribunale di Roma aveva sentenziato il fallimento della ditta e quindi sciolto il contratto con il comune a cui spettava l’onere di corrispondere la somma per i lavori fino a quel momento eseguiti.
L’amministrazione di allora decise di ricorrere e nel 2007 quando arrivò la sentenza di primo grado (esecutiva) e quindi il precetto, il debito doveva essere onorato. Il comune è ricorso in appello, ma non contro il precetto, per cui fino a quando non sussiste il pieno soddisfo, maturano gradatamente gli interessi legali.
La dottoressa Rossana Carrubba è riuscita dopo settimane di estenuanti trattative con la curatela fallimentare a dilazionare il debito del comune in tre esercizi finanziari: 25.000 euro nel 2014, 50.000 euro nel 2015 e 50.000 euro 2016.
La cosa più importante è che il commissario regionale al comune di Savoca è riuscito a convincere gli interessati a rinunciare agli interessi maturati dalla data del precetto (2007) fino ad oggi, facendo così risparmiare alle casse municipali circa 40.000 euro. Grazie al lavoro svolto dalla dottoressa Carrubba per il comune non sussiste più danno erariale, pertanto gli amministratori che si sono succeduti possono dormire “sonni tranquilli” e non rispondere di nulla alla Corte dei Conti, visto che per legge avrebbero dovuto riconoscere il debito.