Messina – Appalti truccati, manutenzione inesistente, svincoli mal rifatti. Sotto inchiesta il Consorzio Autostrade Siciliane. Coinvolti tra gli altri il funzionario Letterio Frisone e l’imprenditore Nino Giordano. Sono finiti ai domiciliari anche Ettore Filippi, Francesco Duca, Rossella Venuto, Giuseppe Iacolino e Filadelfio Scorza. Sospesi da ogni attività imprenditoriale per due mesi Andrea Valentini e Antonio Chillè. L’operazione fa luce su un sistema corrotto, cui hanno operato funzionari e imprenditori coinvolti negli appalti truccati nel settore dei lavori sulle autostrade siciliane. In particolare è stato passato sotto osservazione l’appalto per la sorveglianza assistita sulla A 18 Messina Catania e Siracusa. Il presidente del CAS Rosario Faraci ha preso atto “dei provvedimenti scaturiti dalle conclusioni delle indagini della DIA e rimane in attesa che l’Autorità Giudiziaria – nel cui operato ripone l’assoluta fiducia – stabilisca la verità riservandosi ogni azione utile a difesa della immagine dell’Ente e della sua condotta. Conferma – come sottolinea con un comunicato – l’impegno di continuare nell’azione di risanamento dell’Ente necessaria per garantire, nella massima legalità e trasparenza, l’eliminazione di qualsiasi comportamento “deviato” insieme con l’ammodernamento della intera rete autostradale nonché la realizzazione di tutti i lavori programmati nei tempi previsti”.