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domenica, Novembre 24, 2024
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Piano di zona socio sanitario: pressing della Regione su S.Teresa che si rimangia la revoca

SANTA TERESA DI RIVA – Piano di zona socio sanitario del distretto di Taormina: il comune di Santa Teresa ci ripensa e dopo l’invito dell’assessorato regionale alla Famiglia, ha revocato la delibera con la quale lo scorso agosto era stata  revocata l’adesione al Piano. Il dietrofront odierno è dettato da motivi di opportunità in considerazione delle conseguenze che tale revoca avrebbe avuto sui beneficiari del servizio. E di fronte a questo rischio, l’assessore ai servizi sociali Annalisa Miano, ha fatto la voce grossa, chiedendo di ripensare l’intera vicenda. Come si ricorderà nei giorni scorsi era pervenuta in Comune una nota dell’Assessorato regionale alla Famiglia con la quale si invitava l’amministrazione comunale di Santa Teresa di Riva a valutare meglio le conseguenze della sua scelta, onde evitare nocumento ai cittadini ed alle famiglie appartenenti alle fasce più deboli della popolazione che usufruiscono dei servizi socio assistenziali erogati nell’ambito del distretto socio sanitario di Taormina, di cui Santa Teresa di Riva fa parte. Il nostro Comune aveva aderito alla protesta promossa da sei associazioni di volontariato che operano sul territorio che avevano ritenuto gli interventi programmati in quel piano di zona per il triennio 2013/2015 approvato il 1 luglio dal Comitato dei sindaci dei comuni del distretto, come “insoddisfacenti sul piano dell’efficacia e dell’efficienza rispetto al modello dei servizi socio assistenziali necessario per migliorare la qualità della vita degli assistiti”.  Motivazioni queste che restano comunque in essere, come ha sottolineato il vice sindaco Nino Famulari nella nota di risposta alla richiesta di chiarimenti dell’assessorato: “il comune di Santa Teresa di Riva chiarisce che non mira a bloccare lo strumento programmatico distrettuale, ma a riaprire un dialogo con le forze sociali e le associazioni dei familiari al fine di un miglioramento  e di una razionalizzazione dei servizi” ed ha proposto la riconvocazione del Comitato dei Sindaci per riesaminare la questione. Nel frattempo la giunta, su proposta dell’assessore ai servizi sociali, Annalisa Miano, ha provveduto a revocare la delibera di giunta n.296 del 14 agosto, restituendo piena efficacia alla delibera di giunta  n.235 del 3 luglio con la quale era stata approvata l’adesione al Piano di Zona dei servizi sociali.

Rientra, quindi, la “protesta” del Comune di Santa Teresa di Riva che, pur ritenendo giustificate le rimostranze delle sei associazioni di volontariato scese sul piede di guerra, rischiava, come ha sottolineato la nota assessoriale, di mettere a rischio la programmazione assistenziale in tutti i 26 comuni del distretto sanitario. E’ prevalso il buon senso, anche se le associazioni continuano la loro lotta. 

Il Comitato dei Sindaci, riunito dopo la protesta delle associazioni di volontariato che contestavano il Piano, aveva respinto i motivi di contrasto ed aveva confermato in pieno le sue scelte. La Regione, dal canto suo, dopo la revoca dell’adesione di S.Teresa, aveva confermato la validità del Piano e della programmazione in esso contenute rilevando che “dal verbale della seduta dell’1 luglio non è emersa alcuna posizione contraria da parte di codesto comune” e che “la posizione assunta non può costituire motivo di rallentamento nell’approvazione del PdZ stante che lo stesso è stato adottato da 23 dei 24 comuni”. Le associazioni avevano continuato la propria battaglia coinvolgendo nella loro azione i familiari degli assistiti. La lotta del comitato del no, presieduto da Giuseppe Bucalo, prosegue, ma ormai, dopo la revoca della revoca da parte del comune di S.Teresa (che era stato l’unico ad avere seguito il comitato sulla strada della protesta), il dado sembra tratto. 

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