Roccalumera – Fino a qualche anno fa l’imposta sulla pubblicità faceva acqua da tutte le parti. Addirittura i diritti sulle pubbliche affissioni si erano ridotti a tal punto da creare una sostanziale perdita di introiti per le casse comunali. Per denunciare questo disservizio, mesi addietro è sceso in campo pure il neo sindaco Getano Argiroffi specificando che il servizio è stato mal gestito: “Basti pensare – ha dichiarato il primo cittadino – che, a fonte di tutta la cartellonistica pubblicitaria presente sul nostro territorio, i ricavi sono stati irrisori: quattromila euro nel 2012 e 5.500 nel 2013”. Adesso la giunta Argiroffi è corsa ai ripari. Ha approvato, col parere favorevole del consiglio comunale, le tariffe relative “all’imposta sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni” per il 2014. I prezzi ovviamente cambiano per la pubblicità ordinaria, luminosa o per pannelli lucenti. I costi sono stati allestiti dall’ufficio Ragioneria e Finanze del comune, approvati dal consiglio, e poi pubblicati su un opuscolo. In particolare si va dalla pubblicità per affissioni (per un foglio di cm 70×100 per 15 giorni necessita pagare 1,34 euro, mentre fino a trenta giorni il prezzo aumenterà a euro 2,27), alla pubblicità con automezzi reclamizzati, agli striscioni sulla strada o nelle piazze (euro 11,36 per metro quadrato per 15 giorni). I vigili urbani controlleranno le varie affissioni, soprattutto sul lungomare dove sono piantati tantissimi pannelli. Secondo gli amministratori comunali questa “voce in entrata” poterà nelle casse comunali un introito di almeno centomila euro annui. C’è da dire, infine, che il comune è impegnato a recuperare anche l’arretrato, perché sembra che ci siano delle ditte che, pur in presenza di una costante cartellonistica sul lungomare, dal 2010 non verserebbero la tassa dovuta.