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lunedì, Novembre 25, 2024
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Buche sul lungomare, automobilisti sul piede di guerra

Roccalumera – Gli automobilisti sono sul piede di guerra. Non si può più viaggiare in macchina, né in motorino, perché si corre il rischio di finire in qualche buca. Com’è successo avantieri ad uno scooterista di Roccalumera, che è andato a finire con la ruota anteriore proprio in una  di queste buche che si sono aperte davanti ad un noto supermercato.  Finchè si guastano i mezzi (i cui danni dovrà poi risarcirli il comune) tanto quanto, ma se ci scappa qualche ferito la situazione si complica. Due sono al momento le prospettive. La prima. Il comune non ha una lira in cassa per cui con le proprie forze non riuscirà ad asfaltare i quattro chilometri della strada marina, cioè tra Nizza di Sicilia e Furci Siculo (foce torrente Pagliara). Seconda prospettiva. Entro il mese di settembre dovrebbero iniziare i lavori per la posa in opera del gas metano, la cui traccia sarà scavata al centro del lungomare.  Una volta sistemata la tubazione, ha dichiarato tempo addietro il sindaco, la parte centrale del lungomare sarà tutta asfaltata. Ma per quanto riguarda la rete metanifera ancora non c’è una data certa, si annaspa nel vago, sebbene il sindaco di S.Teresa di Riva,  Cateno De Luca, nel corso di una conferenza stampa, abbia dato per ceto l’inizio dei lavori a settembre.  Però si continua a perdere tempo e la situazione sta diventando drammatica, per  degli incidenti che si stanno verificando sul lungomare di Roccalumera.  Tempo addietro l’assessore Elio Cisca si è attivato per rattoppare le buche più profonde. Una squadra di operai ha coperto  le cavità e le fenditure con una gettata di bitume, risolvendo temporaneamente il problema. Ma alle prime piogge tutto è tornato come prima. Il sindaco Gaetano Argiroffi non può stare a guardare. Quanto meno dovrebbe rassicurare la cittadinanza e gli automobilisti sull’inizio dei lavori della metanizzazione; oppure  impegnare una certa somma per  far coprire, con delle gettate di bitume,  le profonde buche che germogliano lungo i quattro chilometri della strada marina. Anche se la parte più a rischio rimane il tratto che va dalla foce del torrente Pagliara alla chiesa Madonna del Carmelo, cioè in direzione del torrente Sciglio. A margine di tutto questo, da qualche giorno gli operai di una ditta specializzata sono al lavoro per rimarcare, con un bianco vivo, la doppia striscia a metà carreggiata. Lavoro apprezzabile, senza dubbio. Ma i rischi sul lungomare permangono. 

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