Roccalumera – Tre donne ogni giorno sfilano vecchi maglioni e poi riutilizzano la lana per realizzare la sciarpa più lunga d’Italia. Un record che detiene un paesino della Lombardia, dove delle massaie hanno presentato nel corso di un evento la sciarpa più lunga dello Stivale: misurava poco più di tre chilometri. “Da qualche tempo è venuta in noi l’idea – ha spiegato Teresa Brancato presidente dell’associazione E Berta Filava che gestisce lo Smista Usato – di realizzare la sciarpa più lunga d’Italia, lavorando sodo e accatastando di volta in volta i rotoli che realizziamo ogni mese. Facciamo così: quando le persone ci portano maglioni malandati noi sfiliamo la lana, la raccogliamo in gomitoli che poi utilizziamo per la sciarpa”. Sino a questo momento le tre persone che lavorano a questa impresa ne hanno realizzato un chilometro e trecento metri, ma l’obiettivo è di quasi quattro chilometri, cioè quant’è lungo il paese di Roccalumera. “La sciarpa è larga trentacinque centimetri e man mano che si realizza viene assemblata e accatastata in una stanza della nostra associazione, E Berta Filava. Pensiamo di raggiungere l’obiettivo molto presto. Una volta superati i tre chilometri e trecento metri, presenteremo il nostro record italiano durante un eccezionale evento, cui inviteremo anche il Ministro al ramo e altre personalità regionali e nazionali”. Lo Smista Usato di Roccalumera è frequentato giornalmente da tante persone, per lo più povere, che vengono a rifornirsi di vestiti usati. Ma sono anche tanti i cittadini che portato nei locali di questa associazioni i loro vecchi vestiti, scarpe e maglioni. Questi ultimi, se malandati, vengono subito requisiti, sfilati e poi la lana ricavata avvolta in gomitoli che tre donne utilizzano per la sciarpa. Un lavoro, duro, laborioso, snervante, che vale però un primato.