James Blunt, altro sold-out ieri a Taormina

E’ andato oltre le più rosee aspettative il battesimo di James Blunt con la Perla dello Jonio. Teatro Antico esaurito in ogni ordine di posti, simpatia da vendere per l’ex capitano dell’esercito di Sua Maestà britannica e un rock folk-melodico che fin dalle prime hit ha fatto entusiasmare i presenti di quello che a ragion veduta può essere considerato l’evento top musicale dell’estate taorminese 2014. Sedici canzoni tutte d’un fiato, poi una brevissima pausa per dismettere la sua sudatissima simil-divisa militare con in evidenza la union-jack e via con le ultime tre canzoni finali, fra cui “Bonfire Heart” e “1973”. Novanta intensi minuti in cui il cantante e polistrumentista si è esibito al piano, alla chitarra elettrica e alternando due diverse chitarre acustiche oltre una piccolissima guitar. Da solo senza alcun bodyguard si è avventurato cantando in una folle corsa in mezzo al pubblico di tutti i settori, schivando abbracci e imbarazzanti manifestazioni d’affetto (d’altronde per uno che ha fatto la guerra in Kossovo, cosa vuoi che sia…) e facendo denotare un’invidiabile forma fisica. Difficile starsene seduti, la simpatia contagiosa di James ci ha fatto assistere al concerto per lo più in piedi e a dinoccolare in alto le mani. Il pubblico presente è stato omaggiato di tutte le sue più famose canzoni, da “Stay the Night” a “You’re Beautiful”, da “Wisemen” a “Postcards”. Un commosso finale in cui Blunt, avvolto da una bandiera italiana, ha candidamente ammesso che ha girato mezzo mondo ma un posto più bello di Taormina non l’aveva ancora visto!