E’ stato attivato, dalla Figc di Messina, in base alla norma nazionale, il programma di revisione delle omologazioni dei campi di calcio, la cui ultima idoneità sia stata rilasciata a seguito di sopralluogo effettuato anteriormente alla data del 1° gennaio 2010. La revisione sulla omologazione delle strutture sportive , da effettuare ogni quattro anni, rischia di mettere in ginocchio le associazioni sportive del territorio messinese. Molte sono in difficoltà e con loro i Comuni che, a fronte di ristrettezze economiche ormai croniche, non sono in grado di sostenere concretamente gli sforzi dei volontari che tengono alto il valore educativo e sociale dello sport tra i giovani. Le strutture sportive non in conformità con i criteri fissati dalla normativa della Figc saranno chiuse. Ad essere esaminati, dai fiduciari del comitato messinese, sono le caratteristiche e lo stato di conservazione del terreno di gioco, le porte, la recinzione, gli spogliatoi, il locale sanitario, le zone riservate al pubblico. Da qui rilascio del certificato di idoneità o i lucchetti. Il viaggio, da parte del presidente della Figc La Cava, con un fiduciario provinciale Campi, è iniziato dal comunale di S. Teresa di Riva. Il test è stato positivo. La struttura sembrerebbe idonea, nonostante siano necessari modesti accorgimenti per renderla a regola d’arte. Sotto la lente di in gradimento anche il “Luigi Papandrea” di Furci Siculo. Invece, il comunale di Savoca potrebbe essere agibile (sarebbe la prima volta) per disputare partite del campionato di seconda categoria. A svelarlo, il presidente della Figc di Messina La Cava, in base ad una norma regionale. Tutto però è ancora incerto. C’è un piccolo spiraglio. Il Savoca, vittorioso nel torneo di terza categoria, sarà costretto a disputare, in caso di mancata omologazione, le gare interne, del prossimo campionato di seconda categoria all’Arturo Mastroeni di S. Alessio.
La normativa federale da rispettare:
• misura minima del campo per destinazione (ml. 1,50 per i campi in terra battuta per il C11; ml. 2,50 nelle linee laterali e ml. 3,50 nelle linee di fondo per i campi in erba artificiale; ml. 1,00 per i campi di C5);
• altezza libera della recinzione interna di ml. 2,20 (altezza minima) al netto dell’eventuale cordolo di supporto;
• recinzione priva di squarci e/o aperture in genere;
• esatte misure delle porte (ml. 7,32 x ml 2,44 per il C11 e ml. 3,00 x ml. 2,00 per il C5) per le quali non è prevista alcuna tolleranza;
• planarità e della conformità alle norme federali della superficie del rettangolo di giuoco;
• piena funzionalità delle docce e delle apparecchiature sanitarie negli spogliatoi associata ai requisiti di assoluta igienicità degli stessi (pareti e pavimenti puliti e privi di muffe in genere );
• zone destinate ai giocatori locali ed a quelli ospiti, all’interno degli spogliatoi;
• separazione delle aree destinate al pubblico da quelle circostanti l’area spogliatoi.
Si fa rilevare che i requisiti di cui sopra sono essenziali per il rilascio ex novo o per la riconferma dell’attestato di omologazione.
Il non possesso di uno dei predetti requisiti (in particolare area per destinazione) potrebbe costituire motivo ostativo per il rilascio dell’attestato di idoneità ai fini federali dell’impianto e di conseguenza la non utilizzazione dello stesso per le gare ufficiali.
