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Metano, i sindaci sperano di “salvare” 50 milioni ma la Regione frappone pastoie e trappoloni pur di stornarli

Il “vertice” palermitano tra il dirigente generale dell’assessorato regionale per l’Energia, ing. Pietro Lo Monaco, ed i sindaci dei 12 comuni interessati alla realizzazione della rete di distribuzione del metano di è concluso con un diktat: o l’impresa si impegna a concludere i lavori entro il giugno 2015 oppure i 50 e rotti milioni del bonus regionale prenderanno altre strade. Ma come può l’impresa assumersi questo impegno quando ancora non c’è una data certa per l’inizio dei lavori, rallentati da mille pastoie (create ad hoc?) burocratiche? L’inizio, infatti, dipende dall’accreditamento di 50 milioni del bonus (il resto è a carico dell’impresa Fin Consorzio). La Regione in questo senso non ha preso alcun impegno. Comuni ed impresa quindi dovrebbero navigare a vista assumendosi un rischio assolutamente imprevisto quando è stato firmato il contratto di appalto che riguarda non soltanto i 12 comuni che hanno avuto (sulla carta) il bonus, ma anche i tre che non l’hanno avuto ma dove la rete di distribuzione verrà  comunque costruita grazie al finanziamento comunitario.

Il bonus, infatti, serve ad accelerare i tempi di trasferimento della proprietà della rete ai comuni. Senza la Fin Consorzio la gestirebbe per i prossimi venti anni, con il bonus i tempi si accordiano a sette/otto anni e dopo saranno i comuni ad assumersi onori e oneri.

“Quello di convocarci a Palermo – dichiara al termine della riunione il sindaco di S.Teresa, Cateno DeLuca – è stato un modo gentile per togliere ai nostri comuni circa 50 milioni di euro di finanziamenti per ritardi addebitabili esclusivamente alla Regione e non ai comuni. La manovra è che tali somme vadano  a finire su altri progetti di altre province. In alternativa l’impresa dovrà fare i lavori senza finanziamento aggiuntivo, con i fondi europei messi sulla bilancia dell’aggiudicazione originaria”.

Comunque, bonus o non bonus, i lavori si faranno e la rete tra qualche anno sarà pronta e collaudata. Non sarà forse il 2015, ma ormai siamo in dirittura d’arrivo.

Al vertice palermitano erano presenti tutti i sindaci dei 12 comuni convocati, Alì Terme, Nizza, Itala, Sant’Alessio, Furci, Fiumedinisi, Pagliara, Roccalumera, Casalvecchio, Savoca, Santa Teresa di Riva, Scaletta Zanclea, ed il responsabile del procedimento per tutti e dodici i comuni, geom. Giuseppe Giardina. Del bacino per il metano fanno anche parte Alì, Antillo e Mandanici che non avranno il bonus ma rientrano nel finanziamento comunitario.

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