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domenica, Novembre 24, 2024
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S.Teresa per i commercianti in arrivo la “tassa sull’ombra”

Arriva a Santa Teresa di Riva la “tassa sull’ombra”, “privilegio” riservato ai commercianti che hanno una tenta che sporge sul marciapiede pubblico. La nuova offensiva del comune di Santa Teresa di Riva per il recupero delle entrate ex tributarie mette, stavolta, nel mirino dell’Ufficio Unico dei Tributi i commercianti per i quali sono in corso di notifica gli avvisi si accertamento per il mancato versamento della Tosap per l’occupazione di suolo pubblico per gli anni dal 2006 al 2010 e del Cosap per gli anni dal 2011 al 2013. La Tosap è la tassa per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, mentre il Cosap (che ha sostituito la Tosap) è Il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, entrambi dovuti da chi si serve dello spazio pubblico in maniera esclusiva. Settore, questo, dove c’è il far west più spinto con evasione che sfiora il 90% e su cui l’ufficio tributi del Comune non poteva non metterci le mani. A quanto pare gli accertamenti e gli inserimenti anche dei soggetti non iscritti a ruolo sono stati completati, per cui ora si sta monitorando il settore delle insegne pubblicitarie per le quali è previsto il pagamento di un canone. Tornando al Cosap (il dovuto, gravato si sanzioni pecuniarie e interessi legali. dovrà essere versato entro 60 giorni altrimenti il tributo sarà iscritto a ruolo) l’Ufficio Tributi sembra però essere andato oltre la pignoleria perché ha chiesto il pagamento del Cosap anche per l’occupazione di suolo pubblico a mezzo di tende solari pertinenti all’attività commerciale. Secondo giurisprudenza in questo caso il canone non sarebbe dovuto, così sono arrivati i ricorsi al tribunale civile di qualche commerciante che ritiene il canone non dovuto (la competenza, infatti, non è della Commissione tributaria provinciale). Il Comune ha già deciso di costituirsi in giudizio nominando un proprio legale di fiducia. La questione, come si può ben intuire, è di interesse generale, visto che quasi tutti i commercianti hanno ricevuto una richiesta di pagamento della “tassa sull’ombra”. Leggendo uno dei ricorsi notificati in queste ore all’Ufficio Contenzioso del Comune, il legale della parte ricorrente sostiene che la richiesta di pagamento non è in alcun modo da soddisfare perché “non ricorrono i presupposti impositivi tipici della Tosap e del Cosap” in quanto non c’è “godimento esclusivo del suolo pubblico” e nel caso specifico l’occupazione con una “tenda non permanente ma retrattile che in alcune ore della giornata viene calata davanti alle vetrine dell’attività commerciale”. “Dottrina e giurisprudenza – scrive il legale – hanno stabilito che le tende delle attività commerciali non sottraggono superficie di godimento alla collettività , ma viceversa proteggono gli utenti della strada dagli agenti atmosferici, agevolando lo sfruttamento del suolo pubblico”. La quasi totalità dei Comuni italiani hanno escluso dal pagamento del Cosap le tenmde retrattili delle attività commerciali. Nel sito del Comune di Milano alla pagina che tratta del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche si legge, infatti, “Tra i casi di esenzione, si segnalano, in particolare, i seguenti:- le occupazioni con tende solari; – le occupazioni inferiori al mezzo metro quadrato o lineare (esclusi i mezzi pubblicitari); – le occupazioni effettuate con ponteggi per la tinteggiatura e la pulizia delle facciate degli edifici, limitatamente al tempo indispensabile per l’effettuazione dei lavori, purché i ponteggi non siano utilizzati quale mezzo pubblicitario o commerciale. Ora non resta che aspettare le decisioni della prima sezione civile de tribunale. La prima, attesissima, udienza è stata fissata per il 22 maggio.

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