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mercoledì, Ottobre 23, 2024
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Aro e discarica, ricominciano le polemiche a S.Teresa.

SANTA TERESA DI RIVA – Dall’Ato all’Aro via Srr. Si cambia sigla o si cambia registro? Ci sarà un risparmio per gli utenti? Anche Santa Teresa diRiva, quindi, avrà il suo ambito territoriale per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Sarà il comune a gestire la filiera-spazzatura, l’assessorato regionale per l’Energia, come i nostri lettori sanno, ha accolto l’istanza del comune per cui tra qualche tempo i conti li dovremo fare con il sindaco e non più con l’Ambito territoriale di Trappitello. Ma non servirà a niente se non viene autorizzata l’apertura della discarica di Ligorìa. Infatti dovrebbe pesare di meno la bolletta per gli utenti, solo a questo modo, cioè con l’apertura della discarica, visto che il comune di Santa Teresa di Riva, titolare della discarica di Ligorìa per la quale ha chiesto l’adeguamento e la riattivazione, e quindi non dovrà più pagare il conferimento in una discarica extramoenia e risparmierà anche sui costi del trasporto visto che gli autocompattatori non dovranno più fare centinaia di chilometri per andare in provincia di Catania, ma poche centinaia di metri per arrivare fino a Ligorìa. Sarà così? E per la differenziata, quando si cominceranno a sentirne i benefici effetti sulla bolletta? “Partiremo con la raccolta porta a porta – dice il sindaco DeLuca – anche se inizialmente manterremo i cassonetti per la raccolta dell’umido”. Una volta a regime saranno gli utenti a separare a casa la frazione umida. Il presidente del comitato “Rifiuti zero”, Salvo Irrera, invece ritiene che “già nella fase iniziale del porta a porta per cartone, vetro, carta e metalli sia opportuno aggiungere la raccolta differenziata dell’umido, togliendolo dall’indifferenziato che è previsto ancora nei cassonetti stradali” e chiede che l’amministrazione organizzi nel breve un incontro con i cittadini per la massima informazione. Aldo Lenzo di “Democrazia Partecipata” sembra scettico: “Sarebbe stato meglio che i Piani d’Ambito e Piani di intervento fossero stati elaborati mettendo in pratica la strategia rifiuti zero. Così le discariche assumerebbero velocemente un ruolo marginale. Le anticipazioni sulle modalità del nuovo servizio, soprattutto nelle prime due fasi di applicazione, non lasciano presagire nulla di buono riguardo i risparmi (spero di sbagliarmi. Per il 2014 e forse anche per il 2015 ci possiamo scordare di vedere riduzioni sulle bollette, andrà bene se non ci saranno altri rincari”. Il segretario del circolo Pd, Angelo Casablanca, è attendista: “Vediamo cosa succede, siamo impazienti di conoscere il piano rifiuti dell’Amministrazione, se sarà solo discarica, allora sarà battaglia”. Infatti a Ligorìa verrà creato un impianto che si occuperà della fase di pretrattamento in cui saranno divisi ferro e frazione secca da una parte e l’umido dall’altro. Che poi verrà sottoposto ad un procedimento di biostabilizzazione lungo 21 giorni. Successivamente si provvederà ad una ulteriore separazione tra vapori e gas, percolato e compost. Un investimento importante che dovrà essere finanziato dalla Regione con i fondi europei e per il quale il comune di Santa Teresa di Riva ha già avanzato istanza. Per ora il risparmio sarà dato dall’azzeramento dei costi del conferimento in discarica e di trasferimento visto che a Ligorìa c’è già una vasca da 5000 metri cubi pronta per essere utilizzata. Il nodo, quindi, per adesso è il via libera da parte della Regione alla riattivazione della discarica di Ligorìa, tenuto conto che entro il 31 dicembre 2015 il comune di Santa Teresa di Riva dovrà avere raccolto il 65% di differenziata. E soprattutto dovrà essere pronta a ricevere i rifiuti anche dei comuni di Sant’Alessio, Forza D’Agrò, Antillo, Limina, Roccafiorita, Casalvecchio, Savoca, mentre Furci, Mandanici e Pagliara, che avevano sottoscritto un accordo di programma con Santa Teresa e gli altri sette comuni della Valle d’Agrò, hanno deciso di costituire l’Aro Dinarini. Gli otto comuni della Valle d’Agrò, quindi, scaricheranno a Santa Teresa di Riva nella discarica di Ligorìa in quanto potranno utilizzare i volumi ricavati dall’adeguamento e dalla sistemazione della discarica che la Regione finanzierà proprio perché c’è questo accordo di programma per la realizzazione di una “piattaforma logistica modulare intercomunale”. Chiamala come vuoi, l’importante è che tutto questo porti alla salvaguardia dell’ambiente e, soprattutto, ad un risparmio nella bolletta.

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