S.Teresa, esplode l’emergenza aule

SANTA TERESA DI RIVA – Improvvisa carenza di aule nei licei e nella scuola media di Santa Teresa di Riva. Si va verso i doppi turni, genitori sono già sul piede di guerra. Quando si pensava che almeno quest’anno scolastico si avviasse alla conclusione senza i problemi che si erano palesati negli anni passati e che avevano visto gli studenti scendere in piazza, ecco che esplode l’emergenza aule, un vero e proprio “caso” per l’Istituto di Istruzione Superiore “Caminiti – Trimarchi” e per l’Istituto Comprensivo. Vediamo in dettaglio i due casi. Per i licei classico e scientifico l’Ufficio di edilizia scolastica e istruzione della Provincia ha “scoperto” che per la normativa vigente le “presenze contemporanee” nell’istituto non possono superare il limite di 540. Considerato che il liceo scientifico conta 16 classi e 366 alunni ed il liceo classico 14 classi e 298 alunni (in totale 30 classi per 664 alunni) ai quali bisogna aggiungere il personale Ata ed i visitatori (per un totale stimato di 60 persone), ecco che si giunge a 724 unità, ben al di sopra del limite stabilito dal Dm 18/11/1975, visto che lo stabile che ospita i due licei dovrà essere adeguato alle norme antincendio. La dirigente scolastica Carmela Maria Lipari dopo avere ricevuto questa secchiata di acqua ghiacciata, ha chiesto “aiuto” all’amministrazione comunale di Santa Teresa di Riva “per l’immediata individuazione di almeno sei/sette locali idonei per ospitare altrettanti classi”. Il sindaco De Luca ha subito reso disponibili i locali al piano terra del nuovo Municipio che erano stati appena riconsegnati dalla scuola all’inizio di questo anno scolastico. Ma non sono sufficienti per soddisfare le esigenze di una popolazione scolastica che anche quest’anno è aumentata, quindi, a quanto si dice, gli studenti dei due licei dovranno adattarsi ai doppi turni. Facile immaginare che né la componente studentesca né i genitori l’hanno presa bene. Mentre dal prossimo anno scolastico potrebbero essere spostati nei locali dell’ex pretura, sul lungomare di Bucalo. E veniamo all’Istituto Comprensivo. Come è noto la Direzione Didattica ha “prestato” alla scuola media “Lionello Petri” tre aule nel plesso delle scuole elementari “Michele Trimarchi” di Bucalo per consentire all’Istituto Comprensivo di fare fronte all’emergenza creatasi con la chiusura del copro A dell’edificio di via Fratelli Lo Schiavo in seguito al riscontro di un cedimento strutturale dovuto al cemento depotenziato utilizzato per la costruzione della scuola. Emergenza che doveva durare fino al 2013, visto che la protezione civile aveva concesso un finanziamento di 250 mila euro per rimettere in sesto il plesso, si protrae nel tempo. Di anni ne sono passati quattro e non se ne vede la fine. La Direzione Didattica ha però necessità di riottenere le tre aule anche perché la convivenza di due scuole di ordine diverso nello stesso edificio crea disagi ad entrambe le istituzioni. Ma anche per tanti altri motivi di natura didattica e funzionale (l’anno prossimo potrebbe formarsi una classe in più) per cui il dirigente scolastico, Domenico Genovese, ha comunicato alla collega dell’Istituto Comprensivo, Enza Interdonato, la necessità della restituzione. Tegola anche per l’Istituto Comprensivo. La dirigente Interdonato ha anche lei chiesto “aiuto” al Comune di Santa Teresa che non avendo locali da “prestare” ha deciso di mettere mano al portafogli e reperirne di idonei sul mercato immobiliare della locazione. Anche alla scuola media di profilano i doppi turni ed una nuova emergenza A questo punto non resta che sperare nel bando per l’edilizia scolastica dell’assessorato regionale all’istruzione al quale il comune di Santa Teresa partecipa con due progetti, uno per il nuovo liceo scientifico (ieri è stata inoltrata alla Provincia, che cofinanzia, la nuova relazione geologica) e l’altro per la scuola media, bando i cui termini di scadenza sono stati prorogati di altri venti giorni. Anche qui una corsa (ad ostacoli) contro il tempo. Ma questo è un altro paio di maniche.