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sabato, Novembre 23, 2024
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S.Teresa – Savoca, nuova “guerra santa” per la titolarità di contrada Barone?

SANTA TERESA DI RIVA – Contrada Barone appartiene a Savoca. No, è di Santa Teresa di Riva. Sta per scoppiare una nuova “guerra santa” per i confini tra Santa Teresa di Riva e Savoca dopo l’annuncio del sindaco di Santa Teresa di Riva, Cateno De Luca, di volere realizzare in “contrada Barone” un parco sub urbano collegandolo al centro urbano con una nuova viabilità che valorizzerebbe tutta la zona di nord ovest del territorio comunale. E’ bastato un annuncio, qualche dubbio dei nativi, ed ecco che riaffiora la polemica sui confini per le frazioni di Scorsonello e Cantidati in itinere dal 1948 quando Savoca riottenne la sua autonomia, persa con l’aggregazione a Santa Teresa di Riva del 1928 decisa dal governo Mussolini. Da Savoca citano la legge regionale 7.6.1948 n.11: “La frazione Savoca del Comune di S. Teresa di Riva (Messina) comprendente gli agglomerati di Savoca Centro, Barone, Romissa, S. Domenica, Cucco, Mancusa,Malerba, Rapano, Rogani, Botte, S. Francesco di Paola e Mortilla, Rina Inferiore e Superiore, Contura Inferiore e Superiore, è ricostituita a Comune autonomo” e siccome il sindaco De Luca ha sempre fatto riferimento a questa legge per sostenere che Scorsonello e Cantidati appartengono a S. Teresa… nemmeno si pone il problema dato che Barone è per legge di Savoca”. Una gaffe di Santa Teresa nel proporre un progetto per un parco che ricade in territorio del comune confinante. Nemmeno per sogno. “L’area oggetto di intervento è situata nel comune di Santa Teresa di Riva, contrada Barone, al confine nord ovest del territorio comunale, censita catastalmente al foglio 7, come si evince dal piano particellare di esproprio preliminare”. Ci sarebbero quindi due “contrade Barone” limitrofe e contigue, una appartenente a Savoca, l’altra a Santa Teresadi Riva, nate proprio dalla scissione per l’autonomia? Comunque, in verità, si tratta di una tempesta in un bicchiere d’acqua e non si dichiarerà una nuova “guerra santa”. L’area indicata dal comune di Santa Teresa di Riva è posta nel territorio comunale e comunque dentro i confini comunali, come si evince dal foglio catastale. Il parco sub urbano “Barone” ha una estensione di circa 250.000 mq e una forma dettata dalla morfologia del terreno e dai confini comunali. A Nord e, in parte ad Ovest, infatti il confine del parco è rappresentato dalla strada che segna il limite tra il Comune di Santa Teresa di Riva ed il Comune di Savoca. Nella sua interezza l’area presenta degli importanti dislivelli che portano le quote dai 110 metri slm ai punti, nella zona di Sud Ovest, in cui si raggiungono rapidamente i 330 metri slm rendendone difficile la completa fruizione. All’interno dell’area del parco esistono fabbricati che presentano uno stato di vetustà avanzato, abbandonati e spesso privi di tetto. Ma che rappresentano comunque un punto di riferimento. Ristrutturati, lasciando inalterati i caratteri tipologici dell’insediamento, diventeranno punto di ristoro o di rifugio per i frequentatori del parco. Saranno create tre aree di parcheggio. Comunque nessuna cementificazione, come qualcuno teme, altrimenti che parco sarebbe? L’incontro con i tecnici per verificare lo state dell’arte del progetto è fissato per il 25 febbraio alle 12,30 a Randazzo nella sede dell’Ufficio speciale consortile del Prusst Valdemone.

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