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sabato, Novembre 23, 2024
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A rischio un tratto della strada Furci Calcare e c’è pure chi si gonfia il petto.

Furci Siculo – Sebbene ci siano state prese di posizione ed iniziative da parte dei consiglieri di minoranza (già componenti di maggioranza nei cinque anni passati) un tratto della bretella di collegamento Furci- Calcare resta pericolosa e a rischio. Una strada frequentata giornalmente da decine di camion, auto e tir, molto stretta e tortuosa che per guard rail ha un filare di erba secca. Quando si incrociano due automezzi la paura assale i conducenti, perché c’è il rischio che uno dei due vada a finire nella scarpata sottostante. Di notte percorrere questo tratto di Furci-Calcare diventa più drammatico, perché non ci sono lampade che rischiarano la zona e il buio potrebbe favorire paurosi incidenti. La bretella di collegamento è stata rimodernata per metà, circa tredici anni fa, al tempo di Sebastiano Foti sindaco, lo stesso che adesso governa il paese. La strada è stata rimessa a nuovo partendo dalla Madonnina (Statale 114) fino alla via Pasquale Simone Neri, mentre la parte sovrastante ( e cioè da via Pasquale Simone Neri sino alla frazione di Calcare) è rimasta tale e quale, stretta, pericolante, priva di illuminazione e carente di guard rail. Sono anni che i cittadini di Grotte e Calcare si lamentano, ma le cose non sono cambiate. La passata amministrazione, come ha precisato in una nota l’ex vice sindaco, ed ora capogruppo dell’opposizione, Francesco Rigano, ha cercato di metterci una pezza. “Il sottoscritto, all’epoca assessore – precisa Rigano – si è personalmente recato a Roma con l’allora consigliere provinciale Matteo Francilia, per consegnare e protocollare al Ministero dell’Ambiente il progetto esecutivo della bretella di collegamento Furci-Calcare che prevede il consolidamento e la sistemazione idraulica della stessa”. Ma le chiacchiere contano poco, i cittadini vogliono i fatti e sino a questo momento, tranne le belle parole dell’avv. Rigano, non si è visto niente di concreto della sua trasferta a Roma. Anche l’attuale amministrazione, capeggiata dal sindaco Sebastiano Foti, si è attivata, sia riproponendo il vecchio progetto, per il completamento dell’opera (visto che è stata finanziata solo la prima trance dei lavori), sia inoltrando un nuovo elaborato alla Protezione civile. Ma sino a questo momento non si è mossa foglia. Intanto gli automobilisti in transito rischiano giornalmente di finire con la loro macchina lungo scarpata che fiancheggia la pericolosa strada, perché priva di muri di contenimento e di guard rail. Questo al momento è il risvolto più grave. Le ciance, da qualsiasi direzione provengano, non servono al paese.

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