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domenica, Novembre 24, 2024
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Racket in azione, indagini a tutto campo

SANTA TERESADI RIVA – Indagini a tutto campo dei carabinieri di Santa Teresa di Riva dopo l’incendio del furgone della ditta di forniture elettriche ed elettrodomestici in via Francesco Crispi, di chiara matrice dolosa. Viene seguita la pista estorsiva, non hanno dubbi gli uomini della compagnia di Taormina e della stazione di Santa Teresa di Riva che stanno vagliando, comunque tutte le piste. Il titolare dell’impresa, che già in passato era stato oggetto di attenzioni di un gruppo di balordi poi identificati ed arrestati dai carabinieri, sembrerebbe nel mirino di una gang che con l’incendio del furgone gli avrebbe mandato un messaggio inequivocabile. E’ la prima volta che a Santa Teresa di Riva si parla apertamente di racket, in passato si sono verificati tanti attentati intimidatori, ma tutti a scopo di ritorsione o di vendetta, come poi in seguito hanno appurato i carabinieri. Ma il fatto che stavolta si tratti di un incendio doloso preceduto, si dice, da qualche contatto particolare – le fiamme sono state appiccate nella cabina di guida che è a ridosso del vano motore, in modo da provocare il maggior danno possibile e rendere comunque inservibile l’Iveco Daily – ha destato una certa impressione nell’opinione pubblica. Ed a contribuire a questa preoccupazione c’è la “levatura” del personaggio, un tipo che in paese è conosciuto come poco avvezzo ai compromessi e che in passato, per questa sua tendenza, è stato al centro delle cronache e con procedimenti giudiziari in cui è stato parte lesa in attività anche di carattere estorsivo. I suoi aguzzini sono stati sempre assicurati alla giustizia. Su questo nuovo caso, però, al momento non trapela niente di concreto se non che potrebbe esserci stato un tentativo di estorsione andato a vuoto.

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