E’ stata fatta finalmente chiarezza sulle scadenze degli acconti. Si sono rincorsi voci che hanno cambiato date e calcoli per gli acconti Ires e Irap portandoli al 102,5% pochi giorni prima della scadenza, dopo che precedentemente erano stati stabiliti al 101%. Un vero caos. Nessuna proroga per le persone fisiche e le società di persone. Dovranno andare alla cassa entro lunedì perchè il 30 novembre cade di sabato. Disagi sia per gli operatori professionali che per i contribuenti. C’è il ricorso al ravvedimento sprint (entro 14) dalla scadenza originaria qualora non sia rispettata la scadenza originaria. Dal quindicesimo ma entro i trenta le sanzioni per regolarizzare il mancato versamento arrivano al 3% per poi passare al 3,75%. Per quanto riguarda l’Imu invece sulla prima casa sarà pagata dai proprietari di 2.375 i Comuni, ovvero coloro che hanno alzato l’aliquota rispetto al parametro nazionale del 4 per mille. Tra questi rientra pure S. Teresa di Riva e Messina. Gli importi da pagare sono modesti. Però in questo periodo di crisi e con una pressione fiscale senza precedenti, ques’ulteriore imposta graverà sui bilanci familiari. Solo il 40% della differenza di imposta sara dovuta dai contribuenti, la restante parte (60%) a carico dello Stato che ha trovato le risorse con l’aumento di acconti e Ires per banche e assicurazioni. Il saldo Imu sulla prima casa si pagherà il 16 gennaio, tranne che nei prossimi giorni si sono ulteriori novità. Mentre il saldo Imu ad eccezione dell’abitazione principale conserva la scadenza del 16 dicembre. I Comuni entro il 5 dicembre devono pubblicare le loro delibere e renderle efficaci per il “saldo” 2013.
Acconto Irpef fatta chiarezza. Slitta al 16 gennaio solo l’imu sulla prima casa.
