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sabato, Novembre 23, 2024
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S.Alessio, furto della tela, c’è una pista

SANT’ALESSIO – Indagini a tutto campo dopo il furto del quadro della Madonna del Carmelo nell’antica chiesetta di Sant’Alessio. Una foto della tela danneggiata e rubata è stata inserita nella banca dati del nucleo tutela del patrimonio culturale dei carabinieri e questo dovrebbe contribuire a rendere più problematico piazzare il dipinto presso qualche collezionista, anche se talvolta i percorsi seguiti per vendere quanto sottratto al patrimonio culturale e artistico seguono percorsi poco ortodossi. A Sant’Alessio, ovviamente, non si parla d’altro, ma nessuno si rassegna. A cominciare dal giovane parroco, don Angelo Isaya, che dopo il furto ed il “vuoto” che c’è sopra l’altare dove era collocato il grande quadro, ha fatto immediatamente riaprire la chiesa proprio perché non ci si vuole piegare a questo furto. Anzi quanto prima ne verrà realizzata una copia su un telo di plastica che poi verrà sistemata al posto dell’originale trafugato. Il furto si è registrato tra le 10,30 quando la chiesa è stata aperta alla fruizione dei fedeli, a mezzogiorno, quando è stata chiusa e quando è stato scoperto questo clamoroso trafugamento. Il quadro, di un metro per uno e settanta, era stato irrimediabilmente danneggiato. I ladri, non potendo tagliare la tela ai bordi della cornice perché incollata dalla soprintendenza nel 1991 in occasione del restauro, su un supporto rigido, l’hanno squarciata, portandosi via la parte centrale raffigurante la Madonna del Carmelo conm i Santi Pietro e Paolo e sullo sfondo l’Abbazia di Casalvecchio, in un angolo, il volto del notaio che aveva commissionato l’opera. Il dipinto non godeva di particolare protezione perché era stato considerato di poco valore commerciale essendo risultato di autore ignoto. Venne rubato una prima volta nel febbraio del 1991 e ritrovato quindici giorni dopo dalla polizia in una cunetta dell’autostrada Messina – Catania. Evidentemente era il luogo scelto per lo “scambio” ma qualche cosa deve essere andata storta per i ladri ed il committente, visto che tutta l’area era da giorni sotto stretta sorveglianza di carabinieri e polizia. Per questo nuovo furto sacrilego, però, i carabinieri seguono piste molto precise. Infatti ci sarebbe qualche indizio che porterebbe a manovalanza locale.

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