LIMINA – Fino a qualche anno fa era il fiore all’occhiello dell’intersa Valle d’Agrò, per il suo manto di gioco in erba naturale, soffice e ben curata, oggi è tutto in abbandono, senza manutenzione, l’erba rinsecchita, tanto che nemmeno le capre ci vanno a pascolare. Prima a curare il fondo campo, ad innaffiarlo, a tosare l’erbetta alla misura giusta c’era Albino Saglimbeni, assessore tuttofare e presidente-allenatore della squadra di calcio che militava nel campionato di Promozione. Poi, finita l’attività agonistica dell’SS Limina, finito il mandato assessoriale di Albino Saglimbeni che non si è potuto dedicare a questo gioiellino per sopravvenute condizioni malferme di salute, tutto, o quasi, è stato lasciato all’improvvisazione. L’impianto con la sua erba verde ha resistito un anno, poi si è ridotto nelle condizioni che ci mostra la foto inviata dal consigliere comunale indipendente Domenico Saglimbeni, che giustamente protesta per lo stato di abbandono in cui versa l’impianto intitolato all’avv. Filippo Saglimbeni. Manca l’addetto alla manutenzione che si occupi di tenere in ordine l’impianto, e manca perché è scaduto il contratto di affido e l’amministrazione, per problemi legati al bilancio, non ha rinnovato. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, anche di quei liminesi che sono tornati a Limina per trascorrevi le ferie e che lo hanno trovato in condizioni miserevoli tali da cancellare in un colpo solo il ricordo che ne avevano degli anni passati. E la pena maggiore è che se non si interviene in tempo, la gramigna l’avrà vinta. Ora che il sindaco Filippo Ricciadi ha ricomposto il quadro politico della sua giunta con la nomina del quarto assessore (Franco Cannavò, che ha anche la delega di vice sindaco) ci si aspetta una inversione di tendenza.