Furci Siculo – Ci hanno raccontate delle cose certamente non vere e se sono vere non vogliamo crederci. Perché la campagna elettorale è finita da un pezzo, c’è stato lo spoglio e c’è stato un vincitore. Chiunque sia, c’è un vincitore. Ci sono stati poi gli abbracci, sportivi e signorili, tra Matteo Francilia e Sebastiano Foti. Adesso pensiamo ad altro, non facciamo più la conta dei voti, non pensiamo a chi ha tradito, non pensiamo di trattare male chi avrebbe votato per noi, non pensiamo di sputare addosso a chi riteniamo di averci voltato le spalle. Pensavamo in un progresso politico e civile, pensavamo in una crescita sociale, pensavamo in una svolta morale a Furci. Forse ci siamo sbagliati. E ne siamo sorpresi, ma nello stesso tempo delusi, perché abbiamo sempre ritenuto il cittadino elettore di Furci saggio ed intelligente. Il guaio è che per qualche mela marcia si sta affondando un intero bastimento: si sente commentare così nei comuni limitrofi. E questo, onestamente, l’onesto e laborioso popolo di Furci non lo merita.