SAVOCA – Non saranno demolite né cripta né muro parallelo, su prospetto ovest della chiesa di S. Nicolò a Savoca, anche se la soprintendenza insiste nel considerate in una condizione di pericolo il muro che quindi andrebbe abbattuto (ma se cade il muro cade la cripta!). Al termine del tavolo tecnico che si è tenuto ieri mattina a Savoca una cosa è certa: se non prima verranno messi in sicurezza cripta e muro con un intervento di somma urgenza, la strada provinciale 19 non potrà essere riaperta ed i lavori per il consolidamento del costone su cui poggiano la chiesa di S.Nicolò e la cripta laterale non potranno riprendere. Quando riaprirà la strada? Nessuna risposta, anche se l’ingegnere capo del genio civile, Gaetano Sciacca ha azzardato: “se ci saranno i progetti, anche tra una quindicina di giorni”. Ma è una previsione in clima … pasquale. Infatti soprintendenza e comune non trovano accordo sul da farsi, come farlo e chi deve farlo. Il tavolo tecnico tenuto stamani con soprintendenza, genio civile, protezione civile e progettisti non ha dato l’unica risposta che si aspettava: quando verrà riaperta la sp 19? Una cosa positiva è emersa: la sopritendenza si è rimangiata il “consiglio” di demolire cripta e muro. Almeno questo. E l’arch. Annamaria Piccione, rappresentante della soprintendenza, ha avuto il suo bell’arrampicarsi sugli specchi per difendere il soprintendente che aveva avallato la demolizione della parte residua della cripta, sollevando la protesta dei residenti che non volevano si riducessero in un cumulo di macerie settecento anni di storia.
Savoca, non c’è accordo sui lavori da fare per salvare la cripta. La sp 19 resterà chiusa
