Roccalumera – “Non parlare del passato, ma guardare al futuro” E’ questo lo slogan che accompagna l’iter elettorale del neo candidato sindaco architetto Antonio Garufi, la cui investitura ufficiale è avvenuta nel corso di una conferenza stampa, che si è tenuta nell’aula consiliare di Roccalumera. Garufi ha parlato a braccio, elencando i programmi di questo nuovo progetto, basato su un nuovo modello di fare politica. Ma l’obiettivo principale del gruppo “Roccalumera Viva” è quello “di fare chiarezza dove c’è troppa confusione”. Poi l’architetto ha approfondito il suo pensiero chiarendo che “vogliamo essere fautori di un reale e sostanziale cambiamento, non solo dato dalle persone che faranno parte della nostra lista, ma anche e soprattutto per le idee innovative e le iniziative che vogliamo portare avanti, per scrivere una nuova pagina nella storia del nostro paese”. Ed ha spulciato pure alcune priorità del suo programma, come “la riqualificazione del lungomare ed una particolare attenzione verso le frazioni di Sciglio ed Allume”. A sostenere e fare squadra con Garufi c’erano i consiglieri Massimiliano Barbera, Giuseppe Frontaurea e Francesco Grezzo, e poi Onofrio Lasciato, figlio dell’ex assessore Rosa Nicita, e il dott. Sarino Foscolo ex vice sindaco. Quest’ultimo ha aperto i lavori, dichiarando tra l’altro: il mondo va sempre avanti e per questo motivo non è possibile tornare indietro”. E poi ha parlato dei giovani, che incarnano la voglia di cambiamento e “per questo devono essere fautori del proprio avvenire”. Tra i presenti anche l’avv. Carlo Mastroeni e l’avv. Claudia Gugliotta. Quest’ultima ha elogiato la candidatura a sindaco di Antonio Garufi.
Questa la cronaca. Per il resto c’è da dire che con l’architetto Antonio Garufi sono quattro al momento i candidati a sindaco di Roccalumera. E cioè Giuseppe Campagna, Santino Metauro, Francesco Santisi e Antonio Garufi. Si vocifera che scenderà in competizione anche l’ex sindaco Gaetano Argiroffi, per cui dovrebbero essere in cinque. Ammenochè qualche soggetto politico non si imparenti con un altro, per diminuire i concorrenti ai nastri di partenza. Altrimenti sarebbe un caos totale per un piccolo paese di 3300 votanti.
