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S.Alessio, chiusura statale, i commercianti chiedono indennizzo

SANT’ALESSIO SICULO – Da due anni i commercianti di Sant’Alessio Siculo subiscono i disagi per la chiusura della strada statale 114, ora battono cassa alla Regione, al Comune e a Rfi per gli indennizzi. La strada è stata chiusa in seguito alla frana di Capo S.Alessio (da marzo a maggio 2011, e riaperta parzialmente solo perché ci doveva passare la tappa del Giro d’Italia ) e per i lavori per la soppressione del passaggio a livello (iniziati nel novembre 2011) che ancora oggi devono essere completati. Mentre per Capo S.Alessio pur non essendo stata eliminata del tutto la frana, tant’è che la carreggiata è stata ridotta, in qualche modo si transita (con molta cautela) per quanto riguarda l’apertura del sottovia, che ha eliminato il passaggio a livello, non se ne parla. E’ saltata anche la scadenza di Natale, quindi non c’è da sperare che nella Befana. Il traffico resta interdetto ai mezzi pesanti mentre le auto usufruiscono di un by pass non molto agevole e con circolazione regolata da impianto semaforico. A questo si aggiunge il fatto che da un mese la carreggiata del ponte sul torrente Agrò è stata ridotta e si procede a senso unico alternato per via dell’ammaloramento della struttura. Mentre si aspetta che gli eventi che riguardano il sottovia si evolvano (manca il definitivo sopralluogo in contradditorio tra gli enti interessati per il nullaosta all’apertura), il comune di Sant’Alessio ha completato la segnaletica. I commercianti battono cassa alla Regione ed hanno chiesto un contributo straordinario a titolo di indennizzo per i danni subiti per effetto della chiusura prolungata al traffico (più di un mese), secondo quanto disposto da un decreto dell’assessore regionale alla cooperazione e al commercio del 9 febbraio 2009 con il quale vennero stabiliti i criteri e le modalità per la concessione del contributo “de minimis”. La Regione ha risposto chiedendo (in questi giorni) in qualche caso l’integrazione di documenti, ora si aspetta che scucia i cordoni della borsa. Per quanto riguarda Rfi, invece, una quindicina di commercianti hanno iniziato una class action per il risarcimento dei danni.

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