° Nostra Intervista –
Nizza di Sicilia – Nuovo alla politica, pacato, per nulla amante dei “riflettori su di sé”. Stiamo parlando di Francesco Santisi, attuale vicesindaco di Nizza di Sicilia. “Il particolare momento storico che a livello globale stiamo vivendo, mi ha portato a mettermi in discussione. Piuttosto che godermi la ‘sudata pensione’, ho sentito il dovere di provare a dare un reale contributo al mio paese”. E’ con queste dichiarazioni che il vicesindaco esordisce, mettendo in evidenza il “dovere morale” di ciascuno di provare a reagire alla crisi generale a cui stiamo assistendo. “Non si tratta, incalza Santisi, solo di crisi economica. E’ una crisi degli ideali che vanno riscoperti, ripresi, valorizzati. E per reagire ci si deve impegnare in prima persona. Questo mi ha spinto a ‘scendere in campo’ e a mettermi in discussione!”. E’ con imbarazzo e difficoltà che Santisi affronta la “questione ATO”. “Il debito comprovato con l’ATO fino al 2011, dichiara il vicesindaco, ammonta ad 1milione e 490mila euro. Questi soldi verranno pagati all’ATO con una rateizzazione di dieci anni. Sono vicino ai dipendenti. Il mio imbarazzo nasce dal fatto che nonostante questi dipendenti non abbiano percepito uno stipendio, ogni qualvolta chiamo sono sempre disponibili ad intervenire. Lo stesso imbarazzo lo provo nei riguardi dei dipendenti comunali. E’ dal mese di settembre che non percepiscono stipendio. Purtroppo i piccoli comuni come il nostro stanno subendo i tagli che la realtà politica nazionale e regionale sta imponendo. E’ mio intento, conclude Santisi, cercare di acquisire esperienza e dare un apporto personale al mio paese. Faccio quello che mi si chiede, che si deve. Sono a disposizione della collettività”.