Roccalumera – Si è ingarbugliata la vita politico amministrativa del paese. Il 31 ottobre scadeva il termine per approvare il bilancio di previsione 2012, e non è stato approvato. A Furci Siculo, quasi tre anni fa, finì allo stesso modo. Adesso l’assessore regionale competente manderà un commissario straordinaria, che darà due giorni di tempo per approvare il bilancio e se entro questi giorni non sarà approvato lo strumento contabile, il consiglio sarà sciolto e spedito a casa. Non passerà questa settimana. Nel mentre dall’ex maggioranza e dal gruppo “Roccalumera nel Cuore” arrivano affermazioni e smentite, comunicati di condanne di pessima gestione, di plauso e di saggia amministrazione. Ecco il parere di due noti esponenti politici locali, che rivestono un ruolo importante in Consiglio e in Giunta.
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Parla Pippo Campagna del gruppo politico “Roccalumera nel Cuore”.
“I nodi sono finalmente venuti al pettine. Il sindaco Miasi dopo aver millantato che non aveva procurato debiti al Comune era invece pronto a regalare l’ennesima sorpresa ai cittadini, con l’aumento dell’IMU e dell’addizionale IRPEF, scongiurata grazie alla nostra ferma presa di posizione che ha evitato a tutti i cittadini un ulteriore aggravio economico che, di questi tempi, sarebbe stato particolarmente oneroso ed avrebbe portato al collasso la già fragile economia del nostro comune. Ancora una volta Miasi ha tentato di sanare le sue deficienze amministrative scaricando sui cittadini i costi della pessima gestione sua e dei suoi più stretti collaboratori. Contrariamente a come ci dipinge continuamente il sindaco – continua Campagna – il gruppo Roccalumera nel Cuore ha impedito che il gruppo Miasi mettesse ancora una volta le mani nelle tasche dei cittadini. Per questo abbiamo preso atto che il bilancio era squilibrato, così come attestato dal dirigente dell’Area Finanziaria, dott. Luciano Scala, e abbiamo deliberato di restituirlo alla Giunta affinché provveda con urgenza a riequilibrarlo agendo sulla riduzione della spesa, d’altronde è troppo facile contrarre prima i debiti e poi volerli estinguere aumentando le tasse. Il dato politico – conclude Campagna – è che ormai l’Amministrazione Miasi è troppo ingombrante per tutti, i tempi sono ormai maturi perché sgombri il campo”.
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Parla l’assessore Francesco Santisi:
“L’intento dell’amministrazione comunale, già dalla fine del luglio 2012 con la prima proposta di bilancio di previsione, era quello di pagare subito dopo l’approvazione dello stesso quanto possibile (circa 560.000,00 €.) e rinviare al 2013 e/o al 2014 i restanti debiti. Se da un lato non esistono agli atti del comune solleciti pressanti da parte dei creditori che continuano a pazientare, dall’altro lato, alcuni consiglieri comunali si accaniscono nella richiesta di conoscenza di tutti i debiti contratti provocando l’inserimento nel bilancio di previsione 2012, al solo fine di bloccare l’attività amministrativa addossando tutte le colpe al Sindaco ed alla Giunta; questi ultimi, invece, si sono sempre assunti tutte le responsabilità di loro competenza per evitare lo spiacevole aumento delle tasse. Con la prima stesura del bilancio, infatti, tale aumento era stato evitato ed oggi, invece, con la seconda stesura di bilancio si è reso necessario solo a seguito delle rimostranze ed indicazioni dei consiglieri comunali del gruppo Roccalumera nel Cuore e dell’ex maggioranza che, dietro una alquanto malcelata trasparenza ed attaccamento alle istituzioni, hanno poi rinnegato quanto precedentemente detto dagli stessi. Tale atteggiamento dei suddetti consiglieri è sicuramente poco riguardoso delle esigenze dei creditori ed è solo degno di una delle più vecchie ed anacrostiche logiche di politica distruttiva fine a se stessa ed incapace di dare qualsiasi tipo di risposta concreta ai cittadini”.
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Per chiarire, c’è da dire che il comune di Roccalumera ha ricevuto dalla Regione, già dal marzo 2012, un prestito di 500 mila euro, da restituire in tre annualità a decorrere dal 2013, per destinarlo alle ditte che hanno effettuato prestazioni di servizi e forniture negli anni 2009 e 2010; tale somma, però, non può essere elargita alle varie imprese, perché prima deve transitare dal Consiglio Comunale.