Breve intervista all’on. Franco Rinaldi su alcune problematiche che attanagliamo la nostra Regione. Rinaldi è un politico esperto e da tanti anni fa parte dell’Assemblea Regionale
1)Perché la scelta di candidarsi e perché i siciliani devono votare l’on. Franco RINALDI?
1) “Nel mio caso si tratta della continuazione di un impegno politico regionale che racchiude una serie di interventi (disegni di legge, mozioni, interrogazioni, presenze in aula) che dimostrano l’operato concreto realizzato e che mi vede ai primi posti nella graduatoria di produttività dei deputati messinesi”.
2) In Sicilia ci sono migliaia di lavoratori precari che vivono in situazione di grande disagio, è utopistico pensare ad una loro stabilizzazione?
2) “Sono state già formulate delle proposte ed alcune anche finalizzate con leggi. Ad esempio, per i precari della P.A., che contano un bacino di quasi 22.500 persone, è stata approvata la legge 24/2010 che consente il processo di stabilizzazione presso gli enti locali, attraverso il finanziamento da parte della Regione dell’80 o 90% dei costi ai Comuni, rispettando anche gli equilibri del patto di stabilità”.
3) Quali sono i punti cardine del Suo programma elettorale?
3) “La situazione finanziaria ed economica della regione siciliana impone un programma rigido e rigoroso di risanamento del debito pubblico attuale per ripartire con gli investimenti e ciò richiede una rivisitazione dell’impiego delle risorse soprattutto nella valutazione dell’utilità della gestione delle società partecipate, che oggi rappresentano, nella maggior parte dei casi, un fonte di spreco”.
4)Come si può arginare il problema rifiuti, atteso che le nostre città sono sistematicamente sommerse da immondizie?
4) “Si deve tornare alla gestione diretta dei comuni per lo spazzamento e la raccolta differenziata e poi istituire un consorzio tra comuni limitrofi per condividere le spese di trasporto in discarica”.
5) La Sanità sta subendo sempre più tagli con relativi riduzioni di posti letto, si può fare qualcosa?
5) “Si, la riduzione di posti letto è un falso problema: i tagli sono dovuti al piano di rientro imposto dal governo nazionale. E’ necessario intervenire, per scongiurare la chiusura degli ospedali, entrando nel merito delle gestioni ed analizzando le esigenze specifiche del territorio”.