Furci Siculo – Questa legislatura, a Furci, verrà ricordata come quella delle sorprese. L’ultima, in ordine di tempo, viene fuori dalle dichiarazioni rilasciate nel corso di un’intervista dal vicesindaco Francesco Rigano. Nessun annuncio di dimissioni, né drastiche prese di posizione bensì la consapevolezza che il dualismo Parisi-Foti deve essere considerato ormai “storia politica” ed archiviato definitivamente. Uno “scossone” è ciò di cui parla il giovane politico. “L’amministrazione, dichiara Rigano, necessita di un nuovo progetto politico da presentare ai cittadini, basato sulla programmazione e non sull’improvvisazione dettata dal tamponare i problemi del quotidiano. Leggo spesso discussioni sui media locali sulle diatribe tra i Foti, i Parisi, i Balletta di turno, come se l’obiettivo fondamentale fosse quello di stabilire una supremazia personale dell’uno rispetto all’altro”. Alla domanda “come vede il suo futuro politico” Rigano risponde: “ritengo di non dovere necessariamente essere ancora ai vertici di un’amministrazione locale se ciò serve soltanto a mantenere un titolo di cui posso tranquillamente fare a meno. L’unica vera motivazione che mi spinge a continuare è quella di fare parte di una squadra nuova per le prossime amministrative, rappresentata da persone che vogliono impegnarsi nell’ottica del rinnovamento, coinvolgendo la società civile. Nulla di personale nei confronti né del mio amico Bruno Parisi né di altri, ma credo che sia giunto il momento di creare un’alternativa a ciò che è stato l’andazzo politico degli ultimi 20 anni. E sono certo che conoscendo Parisi, lui stesso, dall’esterno, sia disponibile a sostenere questo nuovo progetto politico”. Le idee sono importanti ma per concretizzarle ci vogliono gli uomini giusti. “Sarà lei alla guida di questo rinnovamento politico? Lei il prossimo candidato sindaco?”. “Io, conclude Rigano, sono a disposizione della cittadinanza furcese, ma non è questo il punto focale. Ciò che conta è creare a Furci il rinnovamento totale della classe politica dirigente. E stiamo già lavorando in questa direzione”.
(sulla Gazzetta Jonica, in edicola la prossima settimana, il resoconto completo dell’intervista).
