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venerdì, Ottobre 25, 2024
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Un defibrillatore in ogni impianto sportivo. Anche la Lega Sicula è d’accordo.

SANTA TERESA DI RIVA – “Ogni squadra dovrebbe avere un defibrillatore per far fronte alle emergenze”, ne è consapevole anche il vicepresidente della Lega Sicula, Giovanni Valenti, presente qualche giorno fa a Sant’Alessio Siculo per presenziare alla presentazione della locale Polisportiva che si accinge a disputare il campionato di Seconda Categoria. “E’ un costo in più per le società ci ha detto Valenti – e come Federazione stiamo studiando come affrontare questa problematica. La prevenzione è in cima alle nostre preoccupazioni. Quest’anno, per esempio, non consentiremo agli atleti che non avranno effettuato la visita medica di giocare nemmeno per un minuto”. Per quanto riguarda la questione dei defibrillatori automatici esterni che dovrebbero essere disponibili in ogni campo di gioco, secondo il vicepresidente Valenti, prima ancora delle società che in quanto dilettanti hanno sempre budget molto limitati, dovrebbero essere le amministrazioni comunali a farsene carico dotandone ogni impianto e stimolando i dirigenti delle società a fare i corsi propedeutici all’utilizzo di questo piccolo presidio sanitario che se usato in tempo e con cognizione di causa può indubbiamente contribuire a salvare una vita. “Purtroppo la situazione dell’impiantistica in Sicilia è quella che è – aggiunge Valenti – talvolta si gioca in campi non omologati, spesso senza il pubblico, con servizi e spogliatoi sulle cui condizioni stenderei un velo pietoso. Questo porta comuni e società a disattendere la prevenzione, dovendo far fronte a situazioni contingenti”. Il comitato regionale Figc, con il presidente Sandro Morgana in testa, sta studiando il modo di erogare un contributo per l’acquisto dei defibrillatori in modo che ogni società della Lega Sicula ne sia in possesso ed il direttore di gara prima dell’inizio della partita ne prenda contezza: e senza il salvavita a bordo campo quale non si gioca. Anche il consigliere del comitato provinciale Figc, Aldo Grezzo, presente alla festa della Pol. S.Alessio, è convinto che una azione più incisiva sulle società e quindi sui comuni possa portare a qualche risultato importante e possa essere di esempio per le altre società. Il Comune di Sant’Alessio, per esempio, è uno dei pochi che è dotato di un defibrillatore. Che però la domenica resta chiuso in un cassetto del comando dei vigili urbani mentre andrebbe trasferito presso il campo di calcio “Arturo Mastroieni” e non solo quando gioca la prima squadra. Va da se che ogni società dovrebbe avere a bordo campo un medico, ma anche questa è una battaglia che finora non ha portato da nessuna parte. Anche il Comune di Savoca, su proposta del gruppo di minoranza, doveva deliberare l’acquisto di un defibrillatore per ogni impianto sportivo della cittadina medievale. Ma la maledetta “politica” ha stoppato la proposta. A questo punto dovrebbero essere le società a sollecitare i Comuni ad acquistare i salvavita e assegnarne uno per ogni impianto sportivo.

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