SANTA TERESA DI RIVA – Una parentesi di sette giorni lontano dalle privazioni. Dieci bambini Saharawi saranno ospiti a Santa Teresa di Riva del progetto accoglienza 2012 messo su da associazioni di volontariato, tra cui quelle di Santa Teresa di Riva. I bambini sono stati lasciati partire dal campo profughi al confine con l’Algeria dove sono ospitati solo perché soffrono di importanti patologie che non possono essere curate nel campo dove vivono nell’estremo sud ovest del Paese sahariano. L’organizzazione per accoglierli è già in moto, ma ci vuole tanto. “Ci sono molte cose da fare ma tutte in base alla vostra disponibilità – esorta uno dei promotori. Potete offrire il vostro tempo per: organizzare una colazione, un pranzo o una cena oppure portare i bambini in case o in luoghi in cui si può pranzare – per esempio in un quartiere stanno valutando l’idea di fare una festa in una piazza, oppure una struttura di accoglienza di Furci offrirà un pranzo nel ristorante interno, oppure un privato metterà a disposizione la propria villa, ecc); potete organizzare un evento che parlì del popolo saharawi; potete organizzare un laboratorio creativo o artigianale di una/due ore per far conoscere ai bambini qualcosa di nuovo; potete darci la disponibilità per qualche ora di quei 8 giorni per accompagnarli insieme ad altri volontari presso un luogo in cui faranno una attività; potete inventarvi una attività da proporre. Abbiamo qualche altra settimana per pensarci”. Si calcola siano duecentomila i saharawi residenti nei campi profughi. Da trentadue anni in una delle zone più invivibili del pianeta, in un territorio di circa cento kmq, completamente desertico. A causa dell’ostruzionismo marocchino e della politica di sostanziale attesa dell’Onu, la popolazione è di fatto costretta a vivere in un limbo burocratico, dipendendo quasi completamente dagli aiuti umanitari, nel silenzio generale. A Santa Teresa di Riva dal 7 al 15 agosto faremo sentire loro la nostra solidarietà.
Da Gazzetta del Sud 3 luglio 2012