Francavilla di Sicilia – Dopo una campagna elettorale accesa e combattuta fino all’ultimo voto, le elezioni amministrative tenutesi il 6 e 7 maggio ci hanno “consegnato” il loro verdetto: il nuovo sindaco della cittadina dell’Alcantara è Lino Monea. Il neoeletto primo cittadino ha ottenuto 1214 preferenze (51.97%), affermandosi sull’avversario Giuseppe Bombara (1122 consensi- 48.03%). Maggiore è stato lo scarto tra le due liste, con “Per Francavilla” (collegata al candidato Monea) che ha ottenuto il 52.61% mentre la lista “Democrazia è libertà” (che appoggiava Bombara) il 47.39%. La maggioranza dei cittadini francavillesi ha scelto dunque la continuità, premiando la lista che rifletteva in buona parte, nella sua composizione e nel suo programma, l’uscente amministrazione Nuciforo. Tuttavia, una larga fetta di francavillesi (quasi la metà) ha dimostrato di volere un cambiamento e non c’è dubbio che tale dato dovrà essere tenuto in stretta considerazione dalla nuova amministrazione e dal suo sindaco Monea. Quest’ultimo ha così risposto alle nostre domande.
-È rimasto soddisfatto del risultato delle urne?
“Si, sono contentissimo e molto soddisfatto per il risultato di queste elezioni: un risultato raggiunto da una squadra molto unita e agguerrita che si è affermata contro un’altrettanto combattiva formazione”.
-Tuttavia, la coalizione che l’appoggiava, simbolo della continuità con la precedente amministrazione, ha perso molti consensi rispetto alle elezioni del 2007. Come spiega questo dato?
“Le due competizioni non sono assimilabili. Cinque anni fa, la lista avversaria aveva perso proprio nelle ultime settimane alcune personalità politiche di spicco che invece stavolta hanno scelto di dare il loro contributo; era certamente una coalizione più debole rispetto a quella con cui ci siamo confrontati quest’anno. Non solo. È sempre difficile valutare i risultati di competizioni a livello comunale, il cui esito è il frutto di molte varianti, tra le quali, ad esempio, i legami familiari. Infine, non deve essere dimenticato il momento di grande scontento e disaffezione alla politica che attraversa tutta l’Italia in questa fase di crisi economica. In tali momenti di difficoltà, è normale aspettarsi che i cittadini “puniscano” chi sta al governo e che la protesta generale si riversi anche sugli amministratori a livello locale”.
-Quali sono le principali azioni che intende portare avanti in questi primi mesi di governo? Ci sono dei temi che ritiene essere maggiormente rilevanti in questa fase?
“Mi sta a cuore tutto ed è necessario uno sguardo a 360 gradi su tutti i problemi esistenti, senza ritardare gli interventi. Innanzitutto, credo che si debba rilanciare lo sviluppo del turismo nella nostra cittadina come volano dell’economia. Per questo motivo, ho già dato alcune indicazioni di carattere generale su come intervenire per migliorare il decoro urbano del nostro paese. Ritengo che anche lo sport sia un settore sul quale focalizzare la nostra attenzione. Molti giovani francavillesi hanno lamentato parecchi problemi e carenze negli ultimi anni. Non si può più trascurare questo ambito e mi impegnerò a garantire degli impianti a norma e funzionanti. Anche il decoro del cimitero è un tema centrale: il culto dei morti è un segno importante di civiltà e merita tutta la nostra attenzione. Infine, si dovranno avviare anche degli interventi per far lavorare al meglio la macchina burocratica del comune”.
-Cercherà il dialogo con le forze di opposizione?
“Bisogna sempre dialogare con le opposizioni. Ho già incontrato alcuni esponenti, dichiarandomi aperto al dialogo, che ritengo fondamentale. Sono stato investito dai miei concittadini di una grande responsabilità e avverto il dovere di ascoltare i contributi tutti. L’importante è che il dialogo sia condotto nel reciproco rispetto dei ruoli, con lealtà, senza personalismi ma con in mente sempre il bene della comunità”.
