In virtù della situazione politica nazionale e locale, votata al più radicale cambiamento, abbiamo posto delle domande al sindaco di Roccalumera, avv. Gianni Miasi, il quale, attento conoscitore di tutta la politica comprensoriale, ha tracciato una meticolosa panoramica sul momento particolare che sta vivendo il nostro paese.
D)Come vede la situazione politica alla luce delle recenti elezioni amministrative?
R) “E’ di grande evidenza che questo sistema di partiti che ha retto l’Italia negli ultimi venti anni, in modo insoddisfacente e sordo ai bisogni della gente, si è collassato e scomparirà alle prossime elezioni. Di tale avvenimento ritengo che ben poco siano coloro che avranno rimpianto. Le occasioni per dimostrare che era possibile cambiare rotta ci sono state, ma i partiti e gli uomini che li rappresentano hanno dimostrato di non essere in grado di recepire alcuna istanza di cambiamento:l’ingordigia dei partiti è, caso mai, aumentata, l’Italia ha il più alto numero di Consigli di Amministrazione composti per lo più da persone rapaci, incompetenti e funzionali a reggere la borsa ai cosiddetti politici. La giustizia si è paralizzata, la burocrazia ai più alti livelli è complice della mala politica e rappresenta un freno potente alle riforme; In conseguenza, se l’attuale classe politica se ne va a casa, nessuno avrà rimpianto. Io come sindaco, in nove anni, non ho mai visto un deputato in visita a questo territorio: ciò avviene in quanto oggi i deputati, sono per lo più camerieri dei politici potenti e dipendono esclusivamente da loro”.
D) Come giudica le ultime elezioni amministrative a Santa Teresa di Riva?
R) “Il popolo ha deciso democraticamente e questa decisione va rispettata. Non so quanto riuscirà a realizzare De Luca, ma non già per incapacità, quanto per il fatto che le risorse sono scarsissime. Certo che il mestiere di sindaco lo conosce bene e quindi spero che faccia bene a Santa Teresa. In ogni caso, è presto per esprimere qualsiasi giudizio sia in positivo che in negativo. Tra qualche anno si vedrà. Quel che vedo è che questo territorio ha bisogno oggi più che mai di un momento di coesione e unità. Santa Teresa, nel rispetto dell’autonomia dei singoli comuni può e deve svolgere un delicato compito di raccordo. Se riuscirà a farlo, questa zona conoscerà momenti di prosperità. Se, viceversa, si cede alla tentazione della politica della annessione, prevedo lunghi periodi di rissosità a discapito del territorio. Confido nel buon senso di tutti”.
