Lo Giudice annuncia: raccoglieremo i suggerimenti dei cittadini

SANTA TERESA DI RIVA – I primi nodi cominciano a venire al pettine della nuova amministrazione comunale scelta dagli elettori alle amministrative della scorsa settimana. E a chiamare a raccolta le “menti pensanti” che possano dare una mano ai consiglieri di maggioranza è il neo presidente del consiglio Danilo Lo Giudice, il candidato più votato in assoluto, che con un post su facebook ha scritto testualmente «Lasciate alle spalle le elezioni, adesso bisogna mettersi in moto per cercare di essere il più operativi possibili. Questo gruppo, così come si trova adesso, avrebbe difficoltà a resistere anche perché è stato creato appositamente per le elezioni e per discutere tematiche relative alla campagna elettorale. «Proprio per questo motivo – si legge ancora –, abbiamo pensato di mettere in piedi un’associazione “Amiamo Santateresa” che dovrebbe essere il braccio operativo di tutte le iniziative della nostra (di tutti) amministrazione. Avremo bisogno di tanti concittadini volontari pronti a spendersi insieme a noi nell’ immediato per far ripartire la nostra comunità». Una richiesta di aiuto chiara ed inequivocabile lanciata da una fonte autorevole che conferma come ci sia bisogno di una sorta di “governo ombra” che sostenga dall’esterno l’attività della nuova amministrazione venuta fuori dal voto del 6 e 7 maggio scorsi. Un atto di umiltà che certamente farà piacere ai sostenitori del nuovo sindaco che intanto ha già cominciato l’annunciato repulisti tagliando quelle spese che vengono ritenute superflue. Ieri sono stati chiamati a raccolta tutti i dipendenti comunali e non certo per il tradizionale saluto di presentazione ma per far capire loro che la (presunta) pacchia è finita, che lo stipendio bisogna guadagnarselo servendo realmente i cittadini. “Scupa nova fa rumuru” sembra essere lo slogan in lingua madre scelto per questa nuova fase amministrativa e già ripetuto in più occasioni. Il primo gradino da superare è la presentazione del bilancio di previsione nel quale bisognerà trovare le risorse per livellare lo strumento contabile senza sforare il patto di stabilità. Cominciando con il trovare i 128 mila euro che servono come compartecipazione per il finanziamento da 1 milione e 120 mila euro per l’help center dell’associazione Penelope. Basterà la rinuncia alle indennità di carica per mettere le cose a posto? Quale sarà l’asso nella manica del neo assessore al bilancio Salvatore Bucalo?