SANTA TERESA DI RIVA – Mentre i quattro candidati sindaco di Santa Teresa di Riva affilano le armi con comizi e incontri nelle piazze e nei quartieri in cui talvolta sono presenti leader dei partiti nazionali (Stagno D’Alcontres, Panarello, Lo Monte, D’Acquino, tanto per citarne alcuni), c’è anche chi pur non essendo tra i candidati sindaco ed i 57 candidati al consiglio comunale, ha qualcosa da ridire su come viene condotta la campagna elettorale. In particolare da un candidato, Cateno De Luca.
L’avv. Francesco Currò che doveva essere il quinto candidato a sindaco supportato da Rifondazione Comunista e che all’ultimo momento ha gettato la spugna dopo avere a lungo discusso con Fabio Palella, ha scritto una letterina delle sue al Prefetto, al Comandante dei carabinieri ed al sindaco di Santa Teresa di Riva, invitandoli “a vigilare affinchè raduni, camuffati da comizi elettorali, del De Luca, con inviti a cena, reclutamenti e regalie varie non si trasformino in occasioni vietate di perseguimento del consenso con turbativa della campagna elettorale e falsificazione dei risultati”.
Sempre esagerato, l’avv. Currò, che però aggiunge una ulteriore stoccata: “si invitano le autorità ad accertare se è democraticamente corretta la prevalente occupazione, da parte del De Luca, di tutti gli spazi televisivi a partire dalle 21 di ogni sera” e conclude chiedendo “un tempestivo ed energico intervento”. In verità Morabito ha già avuto due passaggi, e Lo Schiavo ne ha prenotati ben quattro.
Comunque. checchè ne pensino Currò e Morabito, è tutto legale: è la legge del più forte (economicamente).
Tra i due litiganti, il terzo (tele 90) gode. Alla faccia di cucchi!
Nella foto accanto il fac simile della scheda elettorale di Santa Teresa di Riva.
