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lunedì, Novembre 25, 2024
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Casalvecchio, il concerto all’abbazia tripudio di musica

CASALVECCHIO – L’Abbazia normanna dei SS. Pietro e Paolo d’Agrò di Casalvecchio Siculo ha ospitato il concerto di apertura del circuito regionale “Atelier Internazionale della Musica 2012” tenuto dall’Orchestra sinfonica di Palermo diretta dalla giovanissima Claudia Patanè, ventitreenne catanese. L’evento casalvetino, organizzato dall’Arcipretura retta da padre Agostino Giacalone con la collaborazione di vari enti, è stato aperto dall’intervento del dirigente generale dell’assessorato regionale ai beni culturali, Arch. Gesualdo Campo, il quale ha ripercorso tutta la storia del Monastero normanno che ha ospitato il concerto. Campo ha abilmente descritto le peculiarità delle scelte architettoniche che hanno finito per far convergere nel Monumento normanno anche elementi bizantini, arabi, persino romanici e soprattutto hanno determinato una sintesi, unica in Europa, tra architettura cattolica latina ed architettura ortodossa bizantina. Quindi è iniziata l’effusione di note dell’Orchestra sinfonica di Palermo, che ha subito trovato il proprio naturale habitat tra gli archi e le colonne ed il pubblico estasiato. A far volteggiare la “bacchetta” una giovanissima direttrice, la ventitreenne Claudia Patanè, altro importante marchio culturale etneo da qualche anno esportato a Roma. Il pianoforte è stato affidato al direttore artistico della manifestazione, il maestro Gianfranco Pappalardo Fiumara. Per questa “opera prima” la direzione artistica dell’Atelier della Musica ha scelto di proporre un “confronto” molto particolare, con opere di Antonio Salieri e Wolfgang Amadeus Mozart. Salieri, eccezionale musicista ed insegnante italiano, condivise con Mozart l’esperienza presso la corte asburgica di Vienna e secondo alcuni storici tra i due vi fu anche una forte rivalità. Il concerto ha consentito di tracciare abilmente “I due profili” musicali, facendo cogliere analogie e differenze tra i due compositori. Per la riuscita dell’iniziativa è stato determinante l’apporto della Soprintendenza di Messina, presente con il Soprintendente Salvatore Scuto e della dirigente staff beni demaniali, arch. Lidia Signorino che tanto si sta battendo per la valorizzazione dell’Abbazia casalvetina.

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