Letojanni, amministrative: Quattro liste?

Letojanni – In tutti gli altri Comuni in cui si voterà in primavera si presentano i programmi e le alleanze, ci si affida alle primarie, escono allo scoperto i primi candidati a sindaco. Nel centro ionico non c’è nulla di tutto questo. Ciò non significa che tutto sia tranquillo; al contrario, le riunioni e le discussioni si susseguono, ma nulla viene reso pubblico. Non si conosce con certezza nemmeno il numero di liste che si sfideranno. L’amministrazione uscente è finora rimasta compatta, coll’appoggio dei quattro consiglieri che ancora la sostengono. L’intenzione, fin qui ribadita, è quella di ripresentarsi assieme, sostituendo i consiglieri che hanno lasciato il gruppo. Finora, però, non c’è stata alcuna dichiarazione ufficiale, né sul programma, né su chi guiderà la coalizione e su come verrà scelto. Pare che ciò sia dovuto al fatto che la candidatura a sindaco dell’attuale vice di Gianni Mauro (che ha esaurito i due mandati), Cateno Ruggeri, non sia affatto scontata come si credeva, ma sia insidiata dalle aspirazioni dell’assessore Marilena Bucceri e del presidente del consiglio Alessandro Costa. La scelta continua dunque a essere rimandata, ma c’è chi pensa che alla fine questo potrebbe dividere la maggioranza uscente. Vorrebbero intanto tornare sulla principale poltrona comunale sia Eugenio Bonsignore che Peppino Gullotta. Entrambi hanno da tempo contattato diverse persone e gruppi e tenuto alcune riunioni. Stanno proseguendo su direzioni diverse, e difficilmente potrebbero giungere a un accordo fra di loro. Per quanto riguarda il movimento «LetoViva», si è costituito in associazione socioculturale e viene guardato con interesse, soprattutto da Gullotta: il suo gruppo, infatti, è stato presente alle assemblee pubbliche del movimento e ha manifestato apprezzamento per alcuni punti del programma; i loro percorsi potrebbero incontrarsi. Anche Giovanni Gullotta ha promosso degli incontri pubblici, ma ha subito dichiarato di volersi spendere per un’alleanza ampia, che raccolga adesioni significative a sostegno del paese, dicendosi disposto a farsi da parte. Per quanto riguarda il Pd, dopo un iniziale manifesto sembra avere «rallentato», a quanto pare in attesa di raccordarsi con gli organi provinciali. Allo stato attuale si parla di quattro liste ai nastri di partenza.