SANTA TERESA DI RIVA – La discarica rsu di Ligorìa a Santa Teresa resta nel limbo, senza che nessuno arrossisca. Non è aperta perché manca il nullaosta regionale, non è chiusa perché non è stata bonificata nella parte che fino a cinque anni fa era in uso. Tutto questo mentre il comune di Santa Teresa di Riva paga migliaia di euro all’anno per conferire i rifiuti nelle discariche indicate dall’Ato4. In periodi di vacche magre in cui si chiedono sempre maggiori sacrifici ai contribuenti, un risparmio di oltre 250 mila euro all’anno per le casse comunali è da prendere in seria considerazione anche perché si alleggerirebbe la bolletta a carico delle famiglie. Chi dovrebbe arrossire? Non certo il Comune di Santa Teresa di Riva che le ha tentate tutte, seguendo parola per parola le indicazioni che venivano date dai funzionari regionali in occasione delle tante missioni palermitane degli amministratori cittadini; forse l’Ato4 a cui, però, nessuno mette fretta, tanto sono i contribuenti di Santa Teresa di Riva a pagare. Resta, quindi, la Regione che per motivi che malignando è facile immaginare, se la prende comoda. Tutto questo mentre il comune di Santa Teresa ha speso circa 150 mila euro per realizzare un nuovo modulo. Ritardi dovuti solo alla burocrazia?