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Da oggi l’Iva sale al 21%

Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 216 di ieri, 16 settembre 2011, entrano in vigore da oggi le modifiche apportate dalla L. n. 148/2011, di conversione del DL n. 138/2011 (c.d. “manovra di Ferragosto”), comprese quelle riguardanti la nuova aliquota IVA ordinaria, passata dal 20% al 21%. E, per chi vorrebbe mettersi in liena con la nuova aliquota, dovrà aggiornare i listini prezzi. I maggiori problemi riguardano i soggetti tenuti alla certificazione dei corrispettivi (cd. “dettaglianti”) che procedono all’emissione degli scontrini. Tali soggetti dovranno avere la premura di adeguare il registratore di cassa al fine di applicare correttamente la nuova aliquota. Si deve tuttavia considerare che non vi è alcun obbligo di indicare l’aliquota Iva sullo scontrino (che rimane facoltativo), ma il solo importo già ivato. Si tratta dunque di un problema amministrativo di distinguere quali corrispettivi scorporare all’aliquota 20% dei quali con l’aliquota del 21%, ma ciò potrà essere fatto anche in un secondo momento (dunque anche qualora il giornale di fondo non dovesse distinguere i diversi “reparti”; la suddivisione sarà effettuata manualmente sulla base del giorno di emissione degli scontrini). Le fatture differite relative alle consegne di beni effettuate nel mese di settembre 2011, emesse entro il 15 ottobre, indicheranno due aliquote Iva ordinarie differenti: il 20% per le consegne effettuate fino al 16 settembre (compreso), e il 21% per quelle successive. Nulla vieta, però, di emettere nei confronti dello stesso cliente due differenti fatture differite. Con il comunicato stampa del 16 settembre 2011, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che, nel caso indicato, in cui la fattura sia stata erroneamente emessa con l’aliquota del 20% in luogo di quella del 21%, è possibile regolarizzare la violazione attraverso la nota di debito.

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