Santa Teresa di Riva – Scontro “istituzionale” tra il presidente del consiglio Carmelo Lenzo (Udc) ed il presidente della prima commissione consiliare Mimmo Intersimone (Pdl) tanto che il primo ha invitato il secondo a dimettersi accusandolo di avere affossato i lavori della commissione che presiede. Motivo del contendere la mancata predisposizione di alcuni regolamenti previsti nello statuto e indispensabili per regolare l’attività amministrativa e che – secondo Lenzo – non sarebbero stati esitati dalla commissione proprio per l’ostruzionismo del presidente. La scintilla l’ha provocata una lettera ufficiale di Lenzo con la quale senza tanti giri di parole invita Intersimone a dimettersi. La I commissione è composta da Domenico Intersimone (presidente), Sebastiano Pinto, Filippo Miano, Salvatore Bucalo, Roberto Moschella. Gli equilibri politici nel frattempo si sono ribaltati e questo ha praticamente determinato la paralisi della commissione, “l’immobilismo e l’inoperosità” che il presidente del consiglio Lenzo, nella sua lettera addebita al presidente Intersimone “colpevole” di avere disertato alcune riunioni dallo stesso convocate. A dare manforte al presidente Lenzo sono intervenuti i “responsabili” della maggioranza trasversale che si è recentemente formata in consiglio, Moschella, il quale ha chiarito che se i regolamenti sono in ritardo la colpa è delle commissioni che non funzionano e che ad affossarle è stata la maggioranza; e Lo Giudice, che non ha lesinato critiche riaffermando per l’ennesima volta che la composizione delle commissioni non ha permesso di lavorare in serenità garantendo maggioranza e minoranza e questo non ha consentito che molti regolamenti previsti dallo statuto venissero approvati. Il presidente Intersimone ha respinto al mittente la lettera di censura del presidente sostenendo che se la commissione si è fermata “questo è dovuto al fatto che la segretaria generale Sabrina Ragusa era in maternità ed in questo tempo non è stato possibile usufruire della sua competenza specifica”. Ed ha consluso: “Ora che è tornata ci rimetteremo immediatamente in moto, anche se voglio precisare che non è solo il presidente che fa il numero legale”. Sono intervenuti anche il consigliere Caminiti ed il capogruppo Arpi di Città Libera che hanno respinto il tentativo della maggioranza trasversale di fare di Intersimone il capro espiatorio.
Specifichiamo che la foto è d’archivio, onde evitare che il giornalista Gmc vada in confusione.