SANTA TERESA DI RIVA – Raggiunto un accordo tra i proprietari dell’area limitrofa al Palazzo della Cultura ed il Comune per il ripristino totale ed il risarcimento dei danni provocati alla struttura portante in muratura, con il crollo del muro confinante, in seguito ai lavori di scavo iniziati per la realizzazione di un fabbricato di civile abitazione. Nell’immediatezza del crollo la ditta aveva provveduto, dietro autorizzazione del sindaco, ad eseguire i lavori urgenti di messa in sicurezza dell’edificio, mentre il direttore dell’area tecnica provvedeva ad emettere ordinanza di sospensione dei lavori alla ditta tirolare della concessione edilizia n.1986. Il tecnico responsabile dell’ufficio protezione civile del Comune, nel frattempo, ha stimato in 90 mila euro i danni arrecati al Palazzo della Cultura di Villa Ragno. I coniugi titolari hanno accettato di pagare quanto stimato e la giunta comunale con propria delibera ha autorizzato il direttore dell’area territorio e ambiente, ing. Pietro Mifa, a sottoscrivere l’atto di transazione, incaricandolo del controllo dell’esecuzione a perfetta regola d’arte dei lavori di risanamento. Si chiude, quindi, una vicenda che si era aperta lo scorso 20 aprile quando in seguito ai lavori di scavo collassò la parete nord del complesso di villa Ragno che nella sala limitrofa ospitava le manifestazioni di largo respiro del Comune e le assemblee della Unione dei Comuni. In quella occasione, oltre a chiudere quell’ala nord, venne anche ristretta la corsia di via Francesco Crispi, per il pericolo di ulteriori crolli. Una curiosità: la commissione edilizia aveva negato il parere favorevole per i lavori, i proprietari si rivolsero al Tar che emise ordinanza cautelare, non annullata dal Cga, e la Cec fu quindi “costretta” a dare il via libera. I lavori iniziarono l’8 aprile.