SANTA TERESA DI RIVA – Il bilancio di previsione torna in aula per essere riesaminato, dopo la mancata approvazione nella seduta del 30 giugno. La convocazione ordinaria è stata fissata per mercoledì 20 luglio alle ore 19 con un solo punto all’odg: riesame del bilancio annuale di previsione esercizio finanziario 2011 – Relazione previsionale e programmatica e bilancio pluriennale per il triennio 2011 – 2013. Rispetto a quindici giorni fa, quando si registrò il pareggio (sette a sette) che non permise al documento contabile predisposto dall’assessore al bilancio Natale Rigano, di passare, la situazione è mutata perché la nuova maggioranza ha compattato tutti gli effettivi (otto consiglieri) ed è quindi in grado (salvo defaillance dell’ultima ora) di approvare un bilancio che sulla carta è diverso da quello esitato dall’esecutivo, visto che la volta scorsa, sempre per quel sette a sette, i cinque emendamenti firmati dai capigruppo Palella e Moschella e dal presidente del consiglio Lenzo, non ottennero il via libera d’aula, e vennero bocciati. Emendamenti che spostano da un capitolo all’altro poco più di 58 mila euro, un bazzecola se rapportata ai 13 milioni e 261.514 euro e 22 centesimi del totale complessivo a pareggio della manovra di bilancio. Eppure si è trovato il modo di litigare, su quei 58 mila euro che la nuova maggioranza ha voluto destinare a migliorare alcuni servizi o a crearne di altri come gli ulteriori 15mila euro per l’acquisto di sussidi didattici alle scuole materna, elementare e media, come i 25 mila euro per rifare il tetto della palestra di Bucalo ed eliminare i frequenti allagamenti, come i 5500 euro per una gita per gli anziani, come i 10 mila euro destinati all’istituzione di buoni pasto gratuiti per il servizio di refezione alle famiglie con reddito inferiore a 12 mila euro o come i 4000 euro per l’istituzione di una borsa di studio per i maturandi residenti a S. Teresa di Riva con il minore reddito e aventi migliore profitto scolastico. L’esecutivo si è visto “spogliare” i capitoli relativi all’acquisto dei beni immobili (40 mila euro), per le attività produttive (4000 mila euro), per gli interventi di protezione civile (8 mila euro), per le manifestazioni turistiche (1500 euro) e per le attività culturali (1500 euro). Ora tutto ritorna in gioco perché a parere della segretaria gli emendamenti, essendo stati bocciati, non possono più essere riproposti, ed è passato il termine per presentarne di altri, mentre il bilancio torna in aula perchè non c’è stata dichiarazione di voto. Gli otto, però, sono di parere opposto. Vedremo.