SANTA TERESA DI RIVA – Oggi due assemblee dell’Ato4 rifiuti per mettere un po’ d’ordine nei conti della società d’ambito. La prima, alle ore 16, prevede l’esame e l’approvazione del conto consuntivo 2010. La seconda, alle ore 18, vedrà i sindaci dei 32 comuni della spa prendere atto della transazione da 8 milioni di euro (sui 13 richiesti) con l’Amia, la partecipata palermitana che ha gestito la raccolta dei rifiuti ed i servizi di pulizia fino all’anno scorso. In ballo ora c’è la ripartizione di quella montagna di euro tra i vari comuni dell’Ato4 così come proposto dai tre liquidatori della Ato4Spa, Leonardo Racco, Alessandro Di Tommaso e Francesco Bondì, ex componenti del CdA che in qualche modo ha contribuito alla formazione di questo debito perché sin troppo accondiscendenti alle sempre più crescenti richieste dei comuni-soci, i cui sindaci sono sempre i primi a chiedere e gli ultimi a pagare. Intanto i tre commissari liquidatori nella prossima settimana dovranno esaminare il progetto pilota per la raccolta porta a porta della differenziata così come proposto dalla associazione “Polo Ambiente Onlus” di Roma che ha già ottenuto la disponibilità dei sindaci dei comuni interessati: Santa Teresa di Riva, Giardini Naxos, Alì Terme e Forza D’Agrò. Il progetto, istruito dal direttore generale dell’Ato4, Arturo Vallone, prevede anche l’attivazione di un centro di raccolta controllato in cui i cittadini potranno conferire carta, carbone e vetro e riceverne in cambio “punti” da scontare sulla bolletta della spazzatura. Alle famiglie verranno dati dei sacchetti dove dovranno stoccare la differenziata, ogni sacchetto avrà un codice a barra che verrà rilevato dagli addetti al ritiro e riversato sul “conto” di ciascuna famiglia. Con questo sistema si pensa di superare quel 6% di differenziata che attualmente rappresenta il tetto massimo della raccolta nei 32 comuni della società d’ambito. Tutto questo avrà un costo, ma sarà compensato dal risparmio sulla quantità minore di rifiuti indifferenziati e umido che verrà smaltita in discarica e che oggi rappresenta una voce molto pesante della spesa di conferimento. Oltre alle risorse dell’Ato4 occorre anche che i sindaci dei comuni scelti per questo progetto pilota, che viene fuori sistematicamente nei periodo di crisi, diano la disponibilità di un’area dove impiantare il centro di raccolta comunale. Vedremo se stavolta, dopo tanti annunci, sarà quella buona per fare di questa zona un’area virtuosa nella raccolta differenziata.