Egregio Direttore, mi riferisco al capolavoro di potatura che è stato eseguito lunedi scorso (20 giugno) nella frazione di Calcare, dove degli esperti (?) su indicazione del sindaco e dell’assessore, hanno deturpato la zona tagliando di netto gli alberi che costeggiano il torrente Savoca, proprio di fronte la piazza a Calcare, dove oltre alla frescura che in questi giorni si cerca, visto l’arrivo del forte caldo, vi erano pure annidati dei poveri uccellini, che sono stati brutalmente scacciati. Lo spettacolo che è rimasto è raccapricciante. Sembra la macabra scena di un film di Hitchcock: non è rimasto altro che il misero tronco! Chiamarlo sistema di potatura come quello che è successo tempo fa a Grotte mi sembra un insulto al mestiere, ma sapendo che il signor Freni in realtà è un parrucchiere, si potrebbe pensare che abbia scambiato gli alberi per una testa da rasare. Gradirei sapere se hanno chiesto l’autorizzazione alla Forestale, e se c’erano insetti che infestavano gli alberi e da quale documento si evince. Vorrei sapere cos’altro ancora dobbiamo subire da questa affascinante amministrazione che va a fare le gite nel verde di Piano Vernà (vedi sito di Peppe Allegra) e poi taglia di netto gli alberi del suo paese (o forse la frazione di Calcare non fa parte di Furci?). Non ditemi che erano diventati alti e pericolosi, perché si sarebbe potuto intervenire in un periodo dell’anno diverso. Un’altra cosa ancora: la faccia in questo allarmante problema la sto mettendo io e lo faccio con coraggio e dignità, anche se il malumore regna sovrano tra i residenti di Calcare; che però si nascondono dietro un dito, perchè quella mattina hanno lasciato che deturpassero il panorama senza intervenire. Adesso tutti lanciano accuse contro il sindaco e l’assessore, ma non hanno il coraggio di farsi avanti.
La ringrazio per la sua gentilezza e le porgo i miei più sinceri saluti.
Giuseppe Savoca
—
La lettera merita di essere approfondita. Per cui aspettiamo i suggerimenti ed i commenti dei nostri lettori.
La Gazzetta Jonica