SANTA TERESA DI RIVA – Cassonetti puzzolenti dopo tre giorni di permanenza dei rifiuti per la nota azione di protesta dei lavoratori Ato senza stipendio, accessi alla spiaggia privilegiati e preferenziali. Per fare imbestialire i cittadini in questo principio di estate c’è anche di più. Non è sopportabile il cattivo odore che si sprigiona dai cassonetti dove è stata lasciata a marcire la spazzatura di tre giorni. E nonostante il servizio di raccolta e svuotamento sia tornato alla normalità perché il direttore generale dell’Ato4, Maurizio Vallone, pur di far desistere i lavoratori da ulteriori azioni di protesta, ha promesso che per fine mese pagherà gli stipendi, la puzza rimane, investe chi va a depositare i sacchetti e chi vi passa distante anche più di qualche metro. Situazione insostenibile con questo caldo, Ato4 assolutamente inadempiente perché avrebbe dovuto provvedere al lavaggio straordinario dei cassonetti ed alla loro pulizia, dopo tre giorni di mancato svuotamento. Le proteste e le lamentele da parte dei cittadini sono già arrivate sino al secondo piano di palazzo Municipio, anche perché i cassonetti più puzzolenti sono dislocati a due passi dal palazzo, davanti al la sede dei due licei (genitori e studenti prima di entrare per gli esami di maturità devono fare i conti con l’olezzo che si spande per l’aria). E per martedì prossimo i sindaci della Provincia sono stati convocati per la costituzione delle nuove SRR. Cambia la sigla, ma sarà sempre la stessa musica? Parliamo di scivole: dopo la tirata di orecchie del gruppo di Sicilia Vera che aveva stigmatizzato i ritardi nella realizzazione delle scivole per i varchi di accesso alla spiaggia, l’amministrazione comunale ha agito col contagocce. Perché per accedere alla spiaggia sono stati aperti solo alcuni varchi, per qualche privilegiato di turno. Senza andare lontano, non è stato aperto l’accesso davanti a piazza Municipio, mentre sono stati prontamente sistemati , per esempio, quelli davanti alle abitazioni di un assessore e di un consigliere comunale, distanti (le scivole) l’uno dall’altro un paio di centinaia di metri. Quello che stava nel mezzo è stato saltato. Giustificazione del sindaco al quale abbiamo girato la segnalazione di alcuni resdenti e villeggianti con casa di proprietà: era troppo vicino agli altri due. Ma basta dare un’occhiata per vedere che le cose non stanno così.