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martedì, Novembre 26, 2024
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Le nuove tariffe per la spazzatura

SANTA TERESA DI RIVA – Ecco le nuove tariffe per la spazzatura deliberare dalla giunta e retroattive, a valere dal primo gennaio 2011, una stangata, dopo quella del 2008. Un altro 18% in più rispetto al 2010, ma anche altri servizi a domanda individuale (asilo nido, refezione scolastica e impianti sportivi) hanno subito una ritoccatina. Categoria A ;locali adibiti a depositi, palestre: 1 euro e 65 centesimi a mq. Categoria B: complessi commerciali all’ingrosso, stabilimenti balneari: 2,60 mq. Categoria C. locali adibiti ad uso abitativo per nuclei familiari, garage e pertinenze. Bed and breakfast: 2.30; Categoria D: locali per attività terziarie, banche, circoli sportivi, studi professionali: 2,89 mq. Categoria E: botteghe e laboratori artigianali, negozi di vendita di generi non deperibili (fermo restando l’intassabilità di superfici di lavorazione artigianale, e di quelle produttive di rifiuti non assimilabili agli urbani: 2,89 al mq. Categoria F: locali ed aree adibiti alla vendita al dettaglio di generi alimentari o beni deperibili, ristoranti, pizzerie, supermercati, fruttivendoli: 3 euro e 72 centesimi a mq. Il gettito complessivo previsto, in base alle nuove tariffe, garantisce la copertura del costo del servizio pari all’80% con uno sbilancio costi ricavi di 341 mila euro. Nel 2010 il gettito Tarsu è stato di 1 milione e 77 mila euro, per il 2011 la previsione è di 1.280.318 euro con una previsione di spesa di 1.711. 523 (di cui 1 milione e 100 mila per i servizi, e 550 mila per lo smaltimento in discarica). Tutti soldi, questi, che vengono fuori dalle tasche dei contribuenti di Santa Teresa di Riva che ancora oggi, a distanza di quattro anni, da quando il servizio viene reso dll’Ato 4, il costo possa essere passato da 250 milioni all’anno ad 1 milione e 711 mila. E, si badi, al momento viene applicata la Tarsu che pone a carico del comune una parte del costo (il 20% nel caso di S.Teresa) ma quando si passerà alla Tia, la copertura dovrà essere del 100 per cento! Un nuovo aumento, quindi. Ecco perché la decisione del consiglio di bocciare l’addizionale Enel invece di aumentare la Tarsu, per puro calcolo politico, resta un clamoroso autogol in danno del cittadino – contribuente. Intanto è cominciata la protesta dei lavoratori Ato, senza stipendio da un mese.

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