FORZA D’AGRO’ – “Prima delle ferie, il decreto per il referendum per il passaggio della frazione Scifì da Forza D’Agrò a frazione del comune di Sant’Alessio Siculo sarà pronto per la firma dell’assessore”. Lo ha assicurato il dott. Giovanni Cocco, responsabile del procedimento presso l’assessorato regionale per le autonomie locali, rispondendo ad una nostra domanda sullo “stato dell’arte” dell’iter per il referendum promosso dal comitato “Pro Scifì” nel 2008. A Scifì, infatti, c’era il sospetto di un insabbiamento dopo che nei giorni scorsi l’assessore Caterina Chinnici aveva firmato il via libera a due referendum per la nascita di un nuovo comune (Piano Tavola) e per il cambiamento di denominazione di un altro (Sciacca in Sciacca Terme). L’autorizzazione dell’assessore regionale alle Autonomie locali e alla Funzione pubblica, Caterina Chinnici, è stata infatti pubblicata in Gazzetta Ufficiale ed a Scifì non l’avevano presa tanto bene. La spiegazione di non includere il referendum per Scifì ce l’ha data lo stesso dottor Cocco. “Sto procedendo – ci ha detto – secondo un ordine oltre che cronologico, anche di priorità rispetto a procedimenti in itinere che dovevano essere definiti a seguito di giudicati di Tar e Cga e quindi Scifì sarà il prossimo che ho in istruttoria da qua a qualche giorno”. — L’iter non era già iniziato visto che avevate chiesto l’integrazione di documenti? “L’istruttoria in verità è già iniziata, solo che essendo io il solo ed esclusivo titolare dell’ufficio e responsabile del procedimento ho un pesante carico di lavoro e mi devo dividere su tutta una serie di procedimenti che sono molto complessi e assorbono molto tempo, questo di Scifì aveva avuto una prima fase di istruttoria legata alla acquisizione di documenti e dati. La fase successiva dovrebbe essere più semplice da definire”. — Quando prevede che il carteggio potrà essere pronto per la firma dell’assessore? “ I primi di luglio attaccherò con Scifì, e sicuramente prima delle ferie agostane ce ne dovremmo uscire”. Dopo la firma dell’assessore, la palla passerà al sindaco di Forza D’Agrò che dovrà indire le consultazioni referendarie. L’eventuale limitazione del corpo elettorale ai soli residenti della frazione non piace al sindaco Di Cara che già prepara il ricorso al Tar, anche se al momento non c’è alcuna decisione da parte dell’assessorato.