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domenica, Dicembre 22, 2024
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Nizza di Sicilia, quartiere Casapinta caos viario

Nizza di Sicilia – La questione “Casapinta” torna d’attualità. Soprattutto per la precaria circolazione che penalizzata tutta la gente del posto. Su questo scottante problema è intervenuto il consigliere Mimma Brigandì con una nota che mette a fuoco le difficoltà viarie di questo quartiere. “E’ da almeno 15 anni, spiega il consigliere, che i cittadini del popoloso quartiere aspettano una via alternativa, che in prosecuzione all’attuale via Bentivegna, consenta, lo sbocco sulla Nazionale, nella parte alta, dove attualmente non vi è alcuna via di comunicazione. I disagi per i residenti sono tantissimi, perché la ristrettezza della carreggiata esistente, realizzata per supportare il traffico degli anni 60/70, come si può immaginare, non è più sufficiente all’attuale viabilità di un quartiere, che negli ultimi anni ha subito un notevole incremento edilizio e demografico. Inoltre, l‘unica via di comunicazione con la centrale via Umberto I, allo stato esistente, è quella che attraversa il torrente Landro. Pertanto, il quartiere durante le avversità atmosferiche, che si sono verificate negli ultimi anni, è rimasto isolato a causa del trasporto a valle di centinaia di metri cubi di detriti sul sottopassante del torrente, con le ovvie conseguenze negative per gli abitanti del quartiere, che non hanno la possibilità di essere raggiunti da mezzi di soccorso e trasporto in quanto non vi sono vie di fuga e/o di accesso alternative e quindi la popolazione residente, resta senza assistenza. Inoltre, nel momento in cui nelle abitazioni ricadenti sulla carreggiata vengono realizzati lavori, con l’ausilio di camion e betoniere per il cemento, la strada viene chiusa al traffico per diverse ore, con la conseguenza che i cittadini sono letteralmente sequestrati in casa, o che non possono rientrarvi se sono fuori. “Il ricorso alla chiusura sistematica della strada è intollerabile- evidenzia il consigliere Brigandì- perché condiziona la vita dei residenti, che, quando la strada viene chiusa, non possono organizzare liberamente i propri impegni e la propria giornata”. “E ancora, come se ciò non bastasse, la situazione sta diventando sempre più problematica ,-chiosa la Brigandì- a causa della edificazione di nuovi insediamenti abitativi, veri e propri palazzi di diversi piani, che stanno spuntando come funghi in questi ultimi anni, che porteranno, insieme all’ aumento della popolazione, il conseguente incremento del già congestionato traffico veicolare”. “Si sta cementificando in maniera selvaggia tutto il quartiere,- aggiunge il consigliere- senza tener conto del suo retaggio storico-culturale, per il quale avrebbe dovuto essere valorizzato e regolato da precisi indici di cubatura e canoni architettonici, tali da mantenerne le caratteristiche del quartiere, ed invece si sta costruendo senza regole, distruggendo il verde e quanto di storico rimasto e, cambiandone totalmente la connotazione. Se, infatti non si può negare il diritto di edificare a chi possiede un terreno, al contempo una buona Amministrazione ha il dovere di salvaguardare i diritti di tutti, e pertanto, attraverso il piano regolatore, deve prevedere regole e modalità nelle edificazioni ,che si devono inserire nel paesaggio senza deturparlo, nel rispetto dell’ esistente, e con la previsione di parcheggi e spazi verdi a vantaggio del territorio e della vivibilità dei cittadini”. “Ciò non si è fatto nel quartiere Casapinta, – è lo sfogo del consigliere Brigandì, portavoce di tutti i malumori dei cittadini del popoloso quartiere- dove ha prevalso la logica del mattone, che sta sistematicamente cancellando il verde rimasto, e anche eliminato ville storiche ed alberi secolari: due pini e una grande palma e fra poco, probabilmente, sarà il turno di un altro pino storico del quartiere”. Dal momento dell’insediamento dell’attuale consiglio comunale, il consigliere Brigandì ha iniziato a sollecitare l’Amministrazione, affinché presentasse un progetto per una via alternativa nel quartiere, che permettesse lo sbocco sulla nazionale. “In effetti, -ammette la Brigandì- un vecchio progetto di una strada, giaceva dimenticato in qualche cassetto dell’ufficio tecnico, ma non era funzionale, né risolutivo dei problemi del quartiere. A seguito delle richieste dei cittadini, nonché delle reiterate sollecitazioni e discussioni in consiglio comunale, da me sollecitate, è ripartito l’iter della strada, con un nuovo studio di fattibilità ed un nuovo progetto, che prevede la realizzazione di una strada a margine della ferrovia a continuazione della via dei Villini lato sud, che per mezzo di un sottopasso ferroviario possa collegarsi direttamente con la SS. 114 e in proseguimento con il lungomare”. Dopo un iter lungo e complesso,finalmente, nel giugno 2010, il progetto è stato trasmesso alla Regione, per ottenere un finanziamento con i fondi FAS: iniziativa fortemente sollecitata all’Amministrazione dalla Brigandì, visto che una prima richiesta alla Protezione Civile, non aveva sortito effetti positivi. Al momento, non si hanno notizie del progetto e sulla sua valutazione, si auspica che venga esitato favorevolmente, e in tempi brevi, perché l’esasperazione dei residenti è tanta. “A Casapinta, – conclude il consigliere Brigandì- i cittadini sono pronti a scendere in piazza, per difendere il diritto di muoversi liberamente nel proprio quartiere e per avere garantiti i livelli essenziali di sicurezza e di vivibilità. Per quanto riguarda la via dei Villini, citata sopra, mi permetto di consigliare all’Amministrazione, che recentemente, ha cambiato il nome a parecchie vie del paese, di sostituire anche via dei Villini con “Via dei Palazzoni”.

Il consigliere comunale Mimma Brigandì

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