SANTA TERESA DI RIVA – E’ stata revocata dal sindaco Alberto Morabito l’ordinanza di sospensione dei lavori “per inquinamento acustico”, lunedì Rfi riprende i lavori notturni nel cantiere allestito nel piazzale dell’ex scalo merci. E’ durata quindici giorni la “tregua” per i residenti che da tempo protestavano per i rumori e e gli scarichi sprigionati nell’aria dai motori diesel in attività nel cantiere. I responsabili Rfi, che in seguito all’ordinanza sindacale avevano immediatamente sospeso i lavori, hanno avuto un incontro con il sindaco al quale hanno illustrato le attività dei lavori previsti nell’ambito della stazione di S.Teresa di Riva richiedendo l’autorizzazione alla ripresa per consentirne il completamento al fine di garantire la sicurezza dell’esercizio ferroviario, facendo presente che: i lavori si svolgeranno esclusivamente nella stazione di S.Teresa di Riva durante interruzioni notturne programmate della circolazione dei treni nel periodo dal 13 giugno al 30 giugno 2011, in quanto non è possibile eseguirli durante le ore diurne, dovendo garantire la continuità del trasporto pubblico ferroviario; che i lavori da eseguire (2° livellamento e regolazione termica dei binari e scambi nonché delle relative linee elettriche) sono urgenti e non più differibili per la sicurezza della circolazione dei treni, con la sola alternativa dell’interruzione della linea in stazione di S.Teresa di Riva; Rete Ferroviaria Italiana si impegna a limitare al massimo la rumorosità delle attività lavorative. Inoltre tutti i materiali di risulta saranno caricati e spediti per il successivo smaltimento lontano da Santa Teresa di Riva, “tutti i materiali di armamento tolti d’opera, che attualmente occupano le aree della stazione” si legge nella lettera di Rfi, ivi comprese, quindi le centinaia di traversine cancerogene stoccate nell’area dello scalo ferroviario. Vista anche l’urgenza dei lavori da completare nell’interesse della collettività, è stata pertanto revocata l’ordinanza consentendo la ripresa della attività da lunedì. Ma si tratta di una deroga, quindi, stavolta, tutto dovrebbe avere un principio ed una fine.